Cantina Le Cimate
Cantina Le Cimate
Via Cecapecore, 41 – Montefalco (Perugia) – Tel 348 385 2165
Dopo l’evento di Enologica di Montefalco 2017, ho avuto modo di notare alcuni produttori di Sagrantino che si evidenziavano per l’eccellenza e la qualità dei loro vini. Uno tra questi è proprio la Cantina Le Cimate, situata poco lontano dal centro storico di Montefalco, vicino Foligno.
Ho deciso quindi di visitare personalmente la cantina per conoscere direttamente il produttore ed i luoghi di produzione. Inoltre con questa esperienza ho avuto modo di constatare l’esattezza dei miei giudizi riguardo la qualità del vino Sagrantino di Montefalco prodotto dalla Cantina Le Cimate, ma soprattutto ho scoperto alcuni altri vini degni di nota durante la degustazione. Vedremo insieme questi vini uno ad uno nel corso dell’articolo.
L’azienda ed i vigneti
La Cantina Le Cimate appartiene alla famiglia Bartoloni dal 1993 e la tenuta circostante si estende su di un terreno collinare di 28 ettari vocato alla viticoltura e alla produzione dell’olio di qualità. Il nome “Le Cimate” è stato scelta da Paolo Bartoloni (il nonno) proprio per la posizione in cui si trova la cantina, in cima ad una collina che sovrasta tutta la tenuta.

Paolo Bartoloni e la sorella ci hanno deliziato con la loro ospitalità e gentilezza.
Generalmente il territorio di Montefalco è noto in gran parte per la produzione del vino Montefalco Sagrantino DOCG, un vino rosso corposo e tannico riscoperto in questi ultimi 25 anni, molto amato dal pubblico proprio per il suo gusto deciso. Quindi ci si aspetterebbe una produzione massiva del vitigno Sagrantino. Invece nei vigneti della Cantina Le Cimate è forte anche una produzione di uve bianche, in particolare di Trebbiano Spoletino, un vitigno tipico della zona spesso utilizzato per produrre di vini sotto la denominazione Trebbiano Spoletino DOC.

I vigneti circostanti la cantina
Quindi tra i vini prodotti in questa azienda sono molti i vini bianchi di qualità. Qualità in parte dovuta alla tecnica di lavorazione maturata dall’esperienza di Paolo Bartoloni e alla scelta di applicare basse rese (4200 piante per ettaro), ed in parte per la particolare vocatura dei terreni circostanti, che sono di natura limo-argillosi moderatamente calcarei, profondi e freschi, con un’ottima esposizione a sud-est.
La Cantina
La cantina è in una struttura moderna e ampia. Ha infatti una capacità di stoccaggio di 2.700 ettolitri, e grazie ad ottimi investimenti in sistemi tecnologici di ultima generazione, l’azienda si è posta l’obiettivo di una crescita in termini produttivi di anno in anno pur mantenendo allo stesso tempo gli stessi standard di qualità.

affinamento in acciaio
Durante la visita alla cantina, è interessante la sala dedicata all’affinamento in legno “la barriccaia e bottaia”. La cantina infatti per la sua produzione di vini che richiedono un affinamento in legno (soprattutto per il Sagrantino), ha per adesso una capacità di 250 ettolitri di legno composto da botti Rovere di Slavonia e Rovere di Allier. Due impianti di filtrazione e una linea di imbottigliamento (1.600 btg/h) completano il quadro.
Infine al termine della degustazione, o anche durante una visita alla cantina si può fare un salto allo shop dove è possibile acquistare non solo i vini prodotti dalla Cantina Le Cimate, ma anche un ottimo olio extravergine di oliva, prodotto anch’esso in tenuta.
La degustazione
Passiamo alla degustazione. L’Umbria è una terra ricca di tradizioni, e soprattutto a tavola non è da meno. La degustazione si è presentata immediatamente ricca e rappresentativa con le immancabili e buonissime bruschette di pane con l’olio (anche questo è prodotto dalla Cantina Le Cimate) e una serie di affettati e formaggi scelti appositamente per poter essere abbinati ai diversi vini in degustazione.
Trebbiano Spoletino DOC – Le Cimate
Il primo vino ad aprire la degustazione è il bianco Trebbiano Spoletino DOC, ottenuto da uve Trebbiano Spoletino. Questo vino si presenta di colore giallo paglierino con riflessi dorati, cristallino. Al naso risultano immediatamente sentori fruttati leggermente agrumati con note di sottofondo minerale e floreale che rendono questo vino abbastanza complesso e fine. In bocca si fa amare grazie alla sua freschezza e quella leggera sapidità che lo rende un buon vino da apprezzare in abbinamento con i formaggi locali.
Saudade – Rosato Umbria IGT
A seguire quello che per me è stata una sorpresa eccezionale: il Saudade un vino Rosato Umbria IGT ottenuto da 100% uve Sagrantino. Devo dire che è un vino rosato eccezionale, alla vista risalta subito la sua brillantezza con un vivo e brillante color ‘buccia di cipolla’. I suoi aromi fruttati di frutta rossa di bosco matura si accompagnano ad un sottofondo floreale fresco e delicato e già al primo sorso risulta immediatamente una morbidezza inattesa che esalta una certa personalità per un vino rosato. Morbidezza seguita da una media persistenza che lascia un buon sapore di frutta in bocca rende questo vino un rosato eccezionale, certamente sopra la media.
Montefalco Rosso DOC – Le Cimate
Un’altra sorpresa è il Montefalco Rosso DOC. Di colore rubino scuro, limpido con riflessi vivaci, si presenta immediatamente al naso per la sua ricchezza di aromi, tanto da definirlo un vino ampio. La carica olfattiva è piena, immediati gli aromi di frutta rossa matura quasi sotto spirito, che comunque nella loro finezza vengono arricchiti da un sottofondo floreale ancora presente con petali di rosa rossa scura. Questo Rosso di Montefalco si sa distinguere per la sua forte personalità, rimanendo allo stesso tempo un vino armonico ed equilibrato. Davvero notevole la sua gradevole persistenza che lo rende un ottimo vino da abbinamento capace di competere anche ai piatti di carne più aromatici tipici della cucina umbra.
Sagrantino di Montefalco DOCG – Le Cimate
Dopo il Rosso di Montefalco, non poteva di certo mancare il Sagrantino di Montefalco DOCG. L’annata servita è quella del 2012. Di colore rosso rubino, limpido, vivace, questo vino si fa notare immediatamente per i suoi archetti sul bicchiere, segno di una buona gradazione alcolica (infatti 15.5%). Al profumo si notano immediatamente tutti i sentori tipici del vitigno Sagrantino sottoposto ad affinamento in legno. Note dolci speziate fanno da contrasto ai forti aromi di pepe e liquirizia, il tutto su una base di frutta rossa in confettura. Ad un’analisi più attenta si fanno sentire anche note aromatiche e balsamiche che portano questo vino a definirsi ampio e fine. Al gusto la natura tannica del Sagrantino non si fa certo mancare, ma per questo tipo di vino è sia una nota attesa che piacevole, grazie anche al lungo lavoro di affinamento che ha reso il tannino più gestibile in bocca. Devo aggiungere che qui il tannino ha un ruolo fondamentale dato che attenua con la sua durezza, l’alcolicità che diventa così impercettibile, rendendo così la sensazione generale al palato come quella di un vino altamente equilibrato.
Meliade – Umbria IGT Rosso Passito
Infine a chiudere la degustazione c’è Meliade. I passiti di Sagrantino sono di antichissima tradizione, e questo vino esprime egregiamente le aspettative. Morbido e profumato è una nota lieta per la chiusura di un pasto, magari accompagnato da pasticceria secca. Nella degustazione è stato servito con formaggio stagionato nel mosto di sagrantino e devo dire che l’abbinamento è perfetto (un’altra nota di merito ai produttori).