Cantina Scacciadiavoli
Sulle colline di Montefalco a Perugia, vi è la cantina Scacciadiavoli, il cui particolare nome proviene da un esorcista che viveva nei pressi della proprietà e utilizzava il vino prodotto per i suoi rituali. Nel 1884 il principe Ugo Boncompagni Ludovisi ideò e fondò in quella tenuta un complessa e moderna struttura di produzione vinicola. Nel 1954 l’allora settantenne Amilcare Pambuffetti rilevò l’azienda, in cui aveva svolto da ragazzo alcuni lavori. Alla sua morte i figli Alfio, Settimio e Mario portarono avanti l’attività del padre fin dagli anni Settanta. Negli anni 2000 furono a loro volta i figli di Settimio, Francesco, Carlo e Amilcare a portare avanti la tradizione come terza generazione. Da qualche anno anche la quarta generazione della famiglia Pambuffetti è entrata in attività: Amilcare, Iacopo, Liù, Romeo e Fiammetta sono i giovani pronti ad ereditare un’azienda che vanta più di un secolo di tradizione.

La cantina Scacciadiavoli è ancora oggi forte e presente sul mercato con i suoi numerosi vini, e si può ben vantare di essere l’azienda di più antica tradizione della zona, considerando che dal 1884 non ha mai smesso di produrre vino. Al momento attuale, la tenuta consiste di ben 130 ettari di superficie, di cui 40 impiantati a vigneto, con una produzione di circa 250.000 bottiglie. I vigneti sono situati a circa 400 m di altitudine, su terreni di natura argillosa, mediamente profondi, dove il vitigno Sagrantino ha trovato il suo luogo di massima vocazione. Tutti i terreni vitati sono distribuiti in diversi versanti tutti intorno alla tenuta, andando a toccare i comuni di Montefalco, Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria.

Ma la tradizione non è tutto. La cantina Scacciadiavoli, soprattutto negli anni 2000 ha saputo rinnovarsi integrando tutte le nuove tecnologie enologiche e apportando grandi modifiche alle strutture presenti nella tenuta. Il tutto rispettando comunque la tradizione. Il nuovo edificio principale si estende su quattro livelli tra cui uno sotterraneo, sfruttando il dislivello per sfruttare la gravità nelle fasi di produzione. Le uve raccolte vengono depositate al livello più alto, dove vengono trasferite nel livello sottostante per essere sottoposte a pressione ed il mosto sottoposto a fermentazione. Un livello ancora sotto, abbiamo i serbatoi in acciaio inox ed in legno per la vinificazione. Ancora sotto, ci troviamo al livello del terreno, abbiamo le sale per l’affinamento in legno con i tonneaux e le botti grandi. L’ultimo livello, quello sotterraneo, ospita le barriques per l’affinamento del Sagrantino di Montefalco utilizzato sia per il vino secco che per il passito.

La produzione della cantina Scacciadiavoli vanta molte etichette, ciascuna delle quali presenta una peculiare tipologia dei vini caratteristici della zona. Uno dei protagonisti principali è proprio il Sagrantino, rappresentato dal diverse denominazioni come Montefalco Sagrantino DOCG, il Rosso di Montefalco DOC, il Montefalco Sagrantino Passito DOCG e l’Umbria Rosso IGT. Da questa varietà a bacca nera però non si producono solo vini rossi, ma esistono anche spumanti a base di Sagrantino, come il Brut Metodo Classico Bianco e il Brut Metodo Classico Rosé ed una grappa ottenuta dalle sue vinacce. Per quanto rigaurda i vini bianchi, si hanno i classici Montefalco Grechetto DOC e il Montefalco Bianco DOC.
