Casale del Giglio


Lazio
Strada Cisterna–Nettuno Km 13, 04100 Le Ferriere, Aprilia (Latina)
Tel. +39.06.92902530
Casale del Giglio
In pieno Agro Pontino, nel comune di Aprilia si trova il Casale del Giglio. Fondata nel 1967 dal Dott. Berardino Santarelli, questa azienda vitivinicola è nota oggi in tutta Italia per la sua produzione di vini ottenuti da vitigni spesso inconsueti per la nostra produzione italiana. Infatti più che azienda, si deve considerare un vero e proprio centro di ricerca e sviluppo, che nel 1985 è stato ufficialmente autorizzato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio.

Infatti a partire dagli anni ’90, il figlio Antonio, seguendo l’intuito paterno e avvalendosi della collaborazione del giovane Enologo trentino Paolo Tiefenthaler, ha sviluppato un intenso progetto di ricerca e sperimentazione, che ha condotto a ragguardevoli risultati. Collaborano tuttora a questa iniziativa il Prof. Attilio Scienza, dell’Istituto di Coltivazioni Arboree dell’Università di Milano, il Prof. Angelo Costacurta, dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano (Treviso) ed il Prof. Fulvio Mattivi della Fondazione Edmund Mach – Centro Ricerca ed Innovazione dell’Istituto Agrario Provinciale San Michele all’Adige (Trento).

I risultati di queste ricerche sono stati convalidati dalla Comunità Europea con l’autorizzazione alla coltivazione in provincia di Latina, a partire dal 1990, di nuovi vitigni raccomandati come lo Chardonnay, il Sauvignon, il Syrah, il Petit Verdot, il Cabernet Sauvignon e, successivamente, di altri. Ad oggi Casale del Giglio ha provveduto a riconvertire a filare tutti i suoi 180 ettari di vigneto e ad introdurre nuove varietà caratterizzate dall’alto grado di interazione qualitativa con il Territorio. L’attuale produzione dell’azienda Casale del Giglio offre una gamma di 23 prodotti (bianchi, rosati e rossi, una Vendemmia Tardiva, tre grappe e un olio extra vergine).

Alcuni dei Vini del Casale del Giglio
Vediamo in degustazione alcuni alcuni dei vini prodotti dall’azienda.
Lazio IGT Bianco Antinoo – Casale del Giglio
Chardonnay 60%, Viognier 40%. Le uve vengono lavorate separatamente con pressatura soffice. Il mosto viene sottoposto ad un illimpidimento naturale a 12–13° C. La fermentazione viene effettuata in legno. Parte dello Chardonnay viene posto in barrique di rovere non tostato, mentre il resto viene posto in tonneau di legno di acacia (botti da 500l). Anche la fermentazione malolattica viene effettuata in botte. Si effettuano anche periodici bâtonnage in modo da rimettere in circo le fecce nobili depositate sul fondo. Affinamento in bottiglia per 6-12 mesi.

Al calice questo vino si presenta di un vivace color giallo paglierino, trasparente e cristallino con una buona formazione degli archetti ai bordi. Al naso risulta intenso e profumato con le sue note floreali ed agrumate eleganti e delicate. Fiori di biancospino, di acacia e la scorza di cedro sono le fragranze più importanti che danno rilievo ad uno sfondo minerale iodato. Al palato risulta ricco, morbido e fresco. Lunga e piacevole la permanenza agrumata che lascia la bocca fresca ed appagata.
Lazio IGT Bianco Petit Manseng – Casale del Giglio
Petit Manseng 100%, vitigno proveniente dal Jurançon, una zona vicino ai Pirenei francesi affacciata sull’Atlantico. Le uve subiscono una pressatura lenta e soffice, poi segue una macerazione a freddo (7–8° C.) per 10–12 ore. Avvio spontaneo della fermentazione (per esaltare le caratteristiche varietali ed aromatiche) con inoculo di lieviti al secondo giorno di fermentazione. Dopo 10 giorni, finita la fermentazione (avvenuta a 18–20° C.) il nuovo vino viene travasato e raffreddato onde evitare la fermentazione malolattica. Imbottigliamento verso marzo/aprile, dopo lunga permanenza sui lieviti.

Lazio IGT Rosso Tempranijo – Casale del Giglio
Tempranillo 100%. Le uve vengono raccolte in stato di maturazione piuttosto avanzato, talvolta con leggero appassimento in pianta. Segue una macerazione a freddo per due giorni a 10° C. Fermentazione spontanea e molto lenta che parte da 16 ° C. fino ai 24° C. per una durata di circa 15/18 giorni, con cappello sommerso e delestages periodici per ossigenare i lieviti. Una ulteriore fase di macerazione avviene sulle bucce, post fermentazione, per altri 12/15 giorni, per estrarre la maggior quantità possibile di tannini, visto che è una varietà con tannini tendenzialmente molto dolci e mai in eccesso. Affinamento in tonneau di ciliegio solo per una piccola frazione che varia dal 15 al 20% del totale, a seconda dell’annata, mentre la rimanente parte viene conservata in serbatoi di acciaio inox.

Lazio IGT Rosso Madreselva – Casale del Giglio
Cabernet sauvignon 40%, Merlot 30% e Petit Verdot 30%. Queste uve vengono raccolte in epoche diverse per garantire una completa maturazione per ciascuna di esse. Il Merlot matura a metà settembre, mentre il Cabernet Sauvignon ed il Petit Verdot sono piuttosto tardive. Vinificate separatamente, i vini ottenuti vengono posti in piccoli fusti di rovere per 18-20 mesi. Segue poi il blending tra i vari vini. Seguono 8-12 mesi di affinamento in bottiglia.

Al calice questo vino si presenta di un bel colore rosso rubino carico e profondo con richiamo al purpureo lungo i bordi. Al naso si evidenziano immediatamente le sue note fruttate scure e selvatiche che ricordano il sottobosco. Note di mora di gelso, visciole anticipano nuance più dolci e delicate che ricordano il cacao in polvere. Chiudono note vegetali anch’esse che richiamano il sottobosco come la felce ed il muschio. In bocca il tannino rende vivace la beva, che insieme alla sua freschezza mitigano una percepibile trama alcolica. Media la persistenza nei suoi ricordi di frutta scura.
Lazio IGT Rosso Petit Verdot – Casale del Giglio
Petit Verdot 100%. Il Petit Verdot è una varietà tardiva che ha trovato in Agro Pontino condizioni ideali, quali grande luminosità, persistente brezza marina e terreni caldi che permettono la piena maturazione delle uve, consentendo così di proporlo anche in purezza, vera rarità a livello nazionale. La vinificazione viene in parte realizzata con cappello sommerso per l’estrazione dei tannini più dolci e in parte con follature per ottenere una buona estrazione del colore. La fermentazione si protrae con cappello sommerso per 15 giorni ad una temperatura variabile fra i 26–28°C. Durante le prime fasi di macerazione si effettuano dei délestage al fine di rendere i tannini più morbidi ed il colore più stabile. Dopo la svinatura ha inizio la fermentazione malolattica condotta parte in inox e parte in legno. Affinamento in barriques per 8–12 mesi e per 6 mesi in bottiglia.

Lazio IGT Rosso Mater Matuta – Casale del Giglio
Syrah 85%, Petit Verdot 15%. Raccolta di uve mature, e per il Syrah si attende un lieve appassimento. Vinificazione separata per i due vitigni. Il Syrah fermenta con lieviti indigeni secondo la tecnica del cappello sommerso per un periodo di 18–20 giorni, durante i quali avvengono periodici délestage soprattutto nelle fasi iniziali. Il Syrah conferisce così al Mater Matuta complessità e carattere, con tannini dolci e profumi intensi di marasca e spezie. Per il Petit Verdot invece, la vinificazione avviene mediante l’uso di follatori che consentono la massima estrazione di tannini e sostanze polifenoliche. Nasce così un Petit Verdot di grande corpo e struttura che ben si presta a lunghi invecchiamenti. Dopo attenta svinatura, dove la movimentazione delle vinacce avviene solo per gravità, i vini vengono messi separatamente in barriques nuove per 22–24 mesi. Segue un ulteriore affinamento di 10–12 mesi in bottiglia.

Vino dal bel colore rosso rubino scuro e profondo con un bordo purpureo. Al naso si evidenziano immediatamente gli aromi fruttati di marasca perfettamente integrati ad un sottofondo speziato dolce che ricorda le foglie di tabacco. A seguire nuance delicate di polvere di caffè e di erbe aromatiche tipiche della macchia mediterranea. In bocca risulta carico ed espressivo grazie alla sua trama tannica ed al calore alcolico che ne accrescono la struttura. Buona anche la persistenza di scie fruttate calde ed appaganti.