Claudio Cipressi

Molise
Contrada Montagna 11/B, 86030 San Felice del Molise (Campobasso)
+39 0874 874535
La cantina Claudio Cipressi si trova sulle colline di San Felice del Molise, in provincia di Campobasso, ad un’altezza di circa 550 m slm. Un nome, una cantina, entrambe legati a questo territorio, come lo è anche il vitigno Tintilia, grande protagonista dei vini Claudio Cipressi.

Il Tintilia del Molise DOC
Dapprima come Molise DOC Tintilia dal 2001, poi dal 2011 separata come una denominazione a sè, la Tintilia del Molise DOC è diventata oggi la denominazione di rappresentanza di questo splendido vitigno. Questa rapida evoluzione è strettamente legata alla storia del vitigno Tintilia. Infatti la sua “scoperta” è pressochè recente, dato che quasi estinto negli anni Novanta, e poi confuso con il Bovale grande della Sardegna, fu finalmente rivalutato. Sono state persone come Claudio Cipressi a scoprire il valore di questo vitigno, favorendo e contribuendo al suo ripopolamento nella regione.

Oggi il Tintilia è il vitigno autoctono per eccellenza del Molise, e contribuisce ad arricchire il patrimonio enoculturale della regione. Questo grazie agli impegni e agli sforzi di Claudio Cipressi, che ha concentrato tutto il suo lavoro ed esperienza nel creare una serie di vini di alta qualità. Degusteremo insieme in questo articolo molti dei vini prodotti dalla cantina.

La Cantina Claudio Cipressi (aggiornata a Maggio 2022)
Claudio Cipressi ha rilevato questa cantina nel 2012, e nel 2013 ha rivoluzionato un po’ tutto, cambiando ed ampliando l’immagine della cantina, assumendo un nuovo enologo e ristrutturando i vigneti.

Alcuni dei vigneti esistenti sono stati preservati, cercando di conservare quelli degni di nota ed in grado di produrre vini di maggiore qualità. La produzione è stata così incentrata sul vitigno Tintilia, rappresentativo dello spirito regionale del Molise e che in queste colline ha trovato la sua massima vocazione.

Anche il Trebbiano abruzzese è stato conservato nei vigneti meglio esposti e di maggiore età, ed è stato rivoluzionato il modo di lavorarlo e concepirlo. Trasformando un vino a carattere neutro, adatto per la vendita a vini sfusi, in un vino di carattere e personalità, adatto per essere venduto in bottiglia.

Grande novità di quest’anno è la realizzazione della nuova cantina Claudio Cipressi. La nuova struttura, ampiamente ingrandita rispetto alla precedente, ha nuove sale dedicate alla parte ricettiva e di accoglienza dei clienti. Con una sala ed una cucina che ospitano il ristorante ed un’altra nuova e modernissima sala dedicata alla degustazione.

Tutti questi fattori hanno fatto sì che i vini prodotti da Claudio Cipressi, esprimano al meglio i vitigni molisani, con esperienza, sapienza e cultura, valorizzando così non solo i propri prodotti ma anche il territorio.
La degustazione dei Vini di Claudio Cipressi di Febbraio 2019
A Febbraio mi è capitato di partecipare ad un’interessante degustazione dei vini di Claudio Cipressi. Ecco il filmato dell’evento.
I Vini della Cantina Andrea Cipressi
Adesso passiamo alla degustazione dei vini più rappresentativi della cantina.

Le Scoste 2016 – Molise DOC Trebbiano
Trebbiano abruzzese 100%, 1200-1500 bottiglie. Abbinamento ideale: Tagliolini alle seppie o formaggio poco stagionato. “Mantenere bene le temperature durante la fermentazione permette di poter conservare il più possibile i profumi“.

Questo vino di un bel giallo paglierino vivido e cristallino al naso risulta delicato. Le prime note che si possono percepire sono erbacee, fresche, a ricordare un po’ il finocchietto. A seguire via via più intense le note fruttate dolci come mela gialla e melone invernale. Come sottofondo sono percepibili note floreali bianche e delicate che ricordano la magnolia, che si alternano ad una delicata speziatura verde dello zenzero. In bocca le sensazioni si fanno più intense. Freschezza e sapidità si alternano regalando a questo vino bianco una struttura, grazie anche ad una buona struttura alcolica (14 gradi).
Collequinto 2017 – Tintilia del Molise DOC Rosato
Tintilia 100% – 13.5%, resa 90 q.li/ha
“Questo vino è il risultato di diversi anni di studi e prove. La tintilia vira molto velocemente verso il velato, e per non ottenere un vino rosato color mattone, si è dovuto selezionare la vigna giusta in grado di produrre vini con una giusta acidità. Inoltre si è scoperto che non si poteva fare macerazione. Non appena le uve che vengono pressate, si separa il mosto, senza lasciarlo neanche mezz’ora a contatto con le bucce. La colorazione è dovuta alla selezione effettuata durante la spremitura dell’uva. Nella prima fase il mosto esce bianco, poi man man che si va avanti si ottiene un mosto fiore con questo bel colore rosato. Ed è qui che si preleva il mosto fiore per la produzione del collequinto“.

Questo vino si presenta con una particolare colorazione rosso corallo scarico, con riflessi ramati, una colorazione tipica del tintilia rosato. Lucente e vivace con riflessi quasi brillanti. Immediato netto al naso con le sue note fruttate di fragola carnosa estiva, melograno e piccola frutta rossa come il mirtillo rosso. Il floreale si incentra sulle note delicate dei petali di rosa. A seguire, leggeri sentori agrumati di arancia bionda. A chiudere una nota minerale ricorrente. Al gusto, l’impatto deciso con la sua freschezza viene accompagnato da una buona sapidità, il tutto a rendere questo rosato piacevole e vivace in bocca.
Macchiarossa 2013 – Tintilia del Molise DOC
Tintilia 100% – 14.5% – resa 60 q.li/ha, Abbinamento: Panonta, salsicce e peperoni cruschi.
“La tintila per me è il Macchiarossa. E’ il mio vino, me lo sento mio, ci sento il vitigno ed il territorio. Questo vino fa solo acciaio. I sentori speziati sono dati dal vitigno, dal vinacciolo legnoso che dà quella nota tostata. Se si passa questo vino in legno, si perde tutto“.

Questo vino si presenta di un bel rosso rubino scuro e profondo, rimanendo allo stesso tempo trasparente e vivace. Molto intenso nei profumi, con una esplosione di frutta fresca, ciliegia, visciola, frutti di bosco. Anche note più score di sottobosco. Si trovano anche note speziate come cannella, chiodo di garofano e pepe. C’è anche quel leggero floreale del rosato (rosa). Una leggera venatura balsamica che ricorda il ginepro, un po’ di eucalipto. Ha profumi evoluti senza mai aver fatto affinamento in legno. Un vino dal bouquet complesso. In bocca si trova un vino di ottima struttura, con equilibri tra sapidità, freschezza e le note calde. Ottima persistenza, lunga e coerente tra gusto e profumi di macchia balsamica.
Tintilia {66} 2011 – Tintilia del Molise DOP
100% Tintilia, 14.5% vol. resa 60 q.li/ha.
“E’ un terreno totalmente diverso rispetto a quello del Macchiarossa. Un terreno molto argilloso. 66 è il numero della particella. Questo vino subisce un passaggio in legno, con 3 anni di affinamento in tonneau e ultimamente in tini da 30 hl. Si deve scegliere il vino giusto.
Questo terreno regala al vino una maggiore struttura, maggiore estratto, adatto per poter essere affinato in legno. Un vino diverso, più complesso, forse anche un po’ rotondo e pieno, diverso da quello del Macchiarossa che invece esprime il territorio“

Il colore questa volta è scuro e profondo, non trasparente e con i bordi leggermente granati. Le note ed i sentori sono più scuri, fitti ed intensi. La conserva di frutti di bosco è la prima immagine che ci viene in mente, arricchita da ulteriori nuance di fiori rossi come rose e gerani. Arrivano anche note complesse come il legno di cedro, la maggiorana ed il ginepro. Ma a dare corpo a questo bouquet sono le note speziate scure che ricordano molto il pepe nero.
Le spezie sono un po’ più scure, dove il pepe predomina. Troviamo nuovi sentori, come il tabacco biondo, cannella.
Al gusto ritroviamo un tannino aggressivo, una buona freschezza, con una buona pienezza in bocca. Un vino più adatto alla degustazione.
Vino con passaggio in legno. Vino evoluto e maturo, il legno ha fatto il suo lavoro. Strutturato, forse troppo carico
Macchianera 2012 – Molise DOC Rosso
85% Montepulciano, 15% Tintilia. 14.0% vol. Resa 91 q.li/ha
“Nel Montepulciano troviamo la struttura, il corpo, il tannino, nel Tintilia troviamo le note fresche. Abbiamo quindi cercato di unire queste caratteristiche. Solo il Montepulciano viene affinato in legno per 18 mesi in barrique, mentre la tintilia fa solo acciaio. Poi li andiamo ad assemblare.”

Alla vista questo vino si presenta di un bel rubino scuro con riflessi lievemente granati ai bordi del calice. I suoi profumi sono intensi e scuri, di selva. Nei sentori fruttati si percepiscono il gelso, la prugna, le visciole. Anche il floreale è scuro, inteso come la primula. A seguire nuance di sottobosco, di humus, foglie secche. A chiudere si percepiscono altre note nobili come il caffè e cacao, e anche un po’ la castagna. Al gusto, mantiene una bella freschezza, il tannino è presente, ma rimane rotondo, avvolgente, caldo. Una bella struttura ed una bella persistenza.
