Monte delle Vigne
Sopra i colli di Ozzano Taro, nella Val del Taro, a pochi chilometri da Parma, vi è l’azienda Monte delle Vigne. L’azienda produttrice di molte etichette di vino vanta alle sue spalle già quasi 40 anni di esperienza, anni in cui l’azienda è cresciuta e si è evoluta per poter dare il meglio nei suoi vini, evidenziando al meglio le espressioni vitivinicole del territorio.

La storia dell’azienda
L’azienda Monte delle Vigne ebbe inizio nel 1983 con soli 7 ettari di vigneto disposti sopra i Colli di Parma e da allora è cresciuta enormemente, arrivando oggi a coprire ben 60 ettari. Si decise di partire con l’impiantare in questi luoghi la Barbera e la Malvasia, due vitigni che da sempre hanno caratterizzato questi luoghi. E quindi anche un modo per rispettare le vocazioni dei vitigni più rappresentativi del territorio

Già con un’esperienza decennale, l’azienda lancia nel 1992 il suo vino Nabucco, un vino rosso fermo a base di Barbera e Merlot, lasciato affinare lentamente in barriques di rovere per ben 12 mesi. Dopo anni di vini frizzanti e giovani, l’azienda ha voluto così mostrare per la prima volta nella zona di Parma, la possibilità di creare un vino rosso, fermo e dal lungo affinamento. Questo è ancora oggi il vino più rappresentativo dell’azienda.

La lunga sperimentazione ha portato poi nel 1999, alla creazione di un vino dello stesso livello, ma bianco, ottenuto con uve Malvasia, il Callas. Nel 2003 si ha poi l’entrata in azienda di Paolo Pizzarotti, che con i suoi oltre 100 ettari ha esteso enormemente il terreno coltivato da parte dell’azienda. Si comincia quindi ad estendere ulteriormente gli ettari vitati, con l’introduzione di molti altri vitigni, come il Sauvignon e uve Lambrusco come il Maestri. Oggi l’azienda vanta una cantina ipogea con una bottaia per i lunghi affinamenti, ben 60 ettari di terreno vitato e un centro di accoglienza clienti e vendita diretta moderno ed accogliente.

Il Territorio
Il terreno occupato dall’azienda non è adibito esclusivamente ai vigneti, ma questi sono circondati da terreni boscosi che favoriscono l’identità del territorio, con la quantità di microfattori ambientali e climatici che questi comportano. Inoltre i vigneti sono curati con le più moderne tecniche biologiche nel pieno rispetto della biodiversità e dell’ambiente.

Per quanto riguarda i vigneti, questi sono stati impiantati su terreni calcareo-argillosi che si rispecchieranno poi nei vini prodotti donando mineralità e freschezza. L’argilla permette alle piante di crescere rigogliose e ottenendo così uve concentrate. Il calcare invece dona finezza ed eleganza ai vini, in particolare quelli bianchi. Inoltre la disposizione dei vigneti, sulla cima del colle, permette di essere perennemente esposti alla brezza proveniente dal passo della Cisa, che assicura una perfetta escursione termica che ne favorisce lo sviluppo delle componenti aromatiche negli acini.

Vini degustati dell’azienda Monte delle Vigne
Emilia IGT Lambrusco i Salici Monte delle Vigne
Lambrusco Maestri 100%
I vigneti hanno un’età di circa 20 anni, e sono situati a 200m slm con esposizione sud-ovest. I terreni calcareo-argillosi permettono al Lambrusco, insieme ai fattori precedenti, di esprimersi molto bene. La vendemmia avviene manualmente, tra settembre ed ottobre e la fermentazione avviene in acciaio, a temperatura controllato con la macerazione sulle bucce. Poi successivamente il vino ottenuto viene sottoposto in autoclave per la presa di spuma, a seguire poi la seconda fermentazione che avviene direttamente in bottiglia, senza sboccatura finale seguendo il Metodo Ancestrale.

Il vino si presenta di un bel rosso purpureo scuro con riflessi rubini, una spuma abbondante ma leggera ed evanescente. Al naso si evidenzia intensamente, con all’apertura le esuberanti e giovanili note vinose, tipiche di questa tipologia di vino, poi a seguire note più sottili e delicate. Si percepiscono note floreali di iris e violetta arricchite da sentori fruttati che ricordano i lamponi e le fragoline di bosco. In bocca risulta brioso, grazie all’effervescenza che accentua di più i sentori fruttati. La freschezza è piacevole, il corpo è presente, moderatamente strutturato da un tannino scuro, articolato, ma non spiacevole. In chiusura una media persistenza allunga le percezioni scure e fruttate.