Aglianico del Vulture Superiore DOCG
Vitigno: Aglianico del Vulture
La denominazione Aglianico del Vulture Superiore DOCG descrive una serie di tipologie di vino tra cui Riserva, Beneventano Cabernet Sauvignon e Beneventano Merlot. La zona di produzione comprende una serie di comuni nella provincia di Potenza.

La zona di produzione ricade nella parte nord della Basilicata e comprende un territorio di alta e media collina, situato sulle pendici del Monte Vulture, un vulcano spento, ma attivo fino al Pleistocene superiore (800 000 anni fa), che ha la sua vetta maggiore a 1327 metri sul livello del mare e che degrada progressivamente verso ovest lungo il fiume Ofanto e verso Est lungo la piana della Puglia.

La zona nata da un’azione eruttiva ha comportato sbarramenti di fiumi, creazioni di laghi poi prosciugatisi, alternati a depositi dovuti a scorrimenti lavici e depositi piroclastici, determinando così un’alternanza di sottosuoli di diversa origine quali tufi di deposito arenario.
L’origine vulcanica e arenaria determinano la presenza di suoli diversi che vanno dal tipo sabbioso, sabbioso pozzolanico al limoso-argilloso, tutti caratterizzati da evidente presenza di abbondanti formazioni colloidali sicuro presupposto di fertilità.
I vitigni utilizzati per questa denominazione devono essere compresi tra i 200 e i 700 metri sul livello del mare. Generalmente sono terreni con pendenza variabile ed esposizione generale verso est e sud-est. Il clima dell’area è decisamente arido nei mesi di luglio e agosto, temperato nei mesi di giugno e settembre, subumido e umido nei mesi autunnali. Frequenti le gelate nel periodo primaverile che di norma non intaccano l’attività vegetativa dell’Aglianico del Vulture per il suo naturale ritardo nel germogliamento.
Molto significativa è la condizione termica estiva caratterizzata da temperature medie di 25°C, ma con punte di 35°C per effetto di venti africani che producono un forte effetto disidratante sugli apparati fogliari. La presenza del massiccio vulcanico, determina condizioni di ventilazione importanti per effetto di correnti d’aria provenienti dalle coste orientali e occidentali e per fenomeni di brezza. Ciò permette un abbassamento sensibile delle temperature durante il periodo estivo con importanti riflessi sulla condizione vegetativa delle piante e la produzione fenolica delle bucce.
La millenaria storia vitivinicola riferita alla terra del Vulture, dalla Magna Grecia al medioevo, fino ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti, è la generale e fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e peculiari caratteristiche del vino Aglianico del Vulture Superiore.
In particolare la presenza di reperti archeologici come vasi, coppe, attingitoi ed una serie di utensili per la mescita del vino, decorati con scene legate al mondo del mito greco ed in particolare a Dioniso, prodotti in loco o importati dalla Grecia (fine IV sec ed inizio III sec a.C). La regione del Vulture per la sua vicinanza alla Campania (etruschi) , al Sannio e alle colonie della Magna Grecia, fu il punto di incrocio di queste tradizioni vitivinicole.
In età romana la storia dell’area del Vulture, si identifica soprattutto con la storia di Venusia (oggi Venosa), la colonia in cui nacque il poeta latino Orazio. Reperti trovati nella pars rustica delle antiche ville romane scavate nel territorio tra Lavello e Venosa, Melfi atella e Rapolla, utili a ricostruire la loro utilizzazione produttiva, le relazioni e i rapporti di scambio tra l’agrum e Venosa suggeriscono l’esistenza di una pratica della viticoltura e della vinificazione.
Tra il XIII e XV secolo tutte le pendici del Vulture erano coltivate a vigneto tra Melfi, Rapolla e Barile. Le vigne erano per lo più concentrate nei terreni attaccati alle mura delle città ed in quelli più vicini. Sui vitigni e vini le fonti relative a quel periodo citano solo il “vino rosso di Melfi” (forse Aglianico).
Aglianico del Vulture Superiore DOCG
Aglianico 100%, titolo alcolometrico minimo 13,5%. Questo vino deve invecchiare obbligatoriamente almeno 12 mesi in contenitori di legno e almeno 12 mesi in bottiglia. La vendita è ammessa dal 1° novembre del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve.
Aglianico del Vulture Superiore Riserva DOCG
Aglianico 100%, titolo alcolometrico minimo 13,5%. Questo vino deve invecchiare obbligatoriamente almeno 12 mesi in contenitori in legno e almeno 24 mesi in bottiglia. La vendita è ammessa dal 1° novembre del quinto anno successivo a quello di produzione delle uve.
DOCG


2010
Cantine
- Basilisco
- Cantine del Notaio
- Cantina di Venosa
- Cantine Strapellum
- Martino
Vini
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