Anagni IGT
L’indicazione geografica Anagni IGT descrive due tipologie di vino:
- Anagni IGT Rosso
- Anagni IGT Bianco
entrambe ottenute da assemblaggi di varietà autoctone laziali prodotte esclusivamente nel territorio amministrativo del comune di Anagni e della parte pianeggiante e collinare dell’alta valle del fiume Sacco.

Tipologie di Vino
Anagni IGT Bianco : Passerina e/o Malvasia puntinata dal 50% al 60%. Bellone, Manzoni bianco, Grechetto, Chardonnay da soli o congiuntamente massimo il 35%. Possono concorrere altri vitigni a bacca bianca, idonei alla
coltivazione per la Regione Lazio, fino ad un massimo del 15%.
Anagni IGT Rosso : Cabernet Sauvignon e/o Cabernet Franc minimo 50%. Merlot massimo 25%. Cesanese di Affile dal 10% al 20%. Possono concorrere altri vitigni a bacca nera, idonei alla coltivazione per la Regione Lazio, fino ad un massimo del 15%.
Caratteristiche Pedoclimatiche del territorio
I terreni dell’area delimitata sono riconducibili principalmente alle terre rosse, derivate dalla formazioni calcaree riferibili ai periodi geologici dal Triassico all’Eocene, con caratteristiche che le fanno distinguere nettamente da formazioni calcaree più recenti. Si sono originate per decalcificazione di rocce sedimentarie calcaree e possono assumere caratteri fisici molto vari: si riscontrano, infatti, terre rosse pesanti con tessitura argillo-limosa, ma si possono anche riscontrare (poco diffuse) terre rosse sciolte aventi detriti di natura calcarea (rosse detritiche).
L’altitudine dei terreni coltivati a vite è compresa tra i 167 e i 500 m s.l.m. con pendenza variabile: l’esposizione generale è orientata verso ovest e sud-ovest. Il clima dell’area è di tipo temperato di transizione ed è caratterizzato da precipitazioni medie annue di comprese tra i 1098 ed i 1233 mm, con aridità estiva e subaridità (pioggia 73-123 mm) variabili da 1 a 2 mesi. La temperatura media è compresa tra i 13,5 ed i 15,6°C: freddo prolungato ma non intenso da novembre ad aprile, con temperatura media inferiore ai 10°C per 3-4 mesi l’anno e temperatura media minima del mese più freddo dell’anno che oscilla tra 1,3 e 3,3° C
Storia della IGT
Il territorio di Anagni è sempre stato fruttifero, come attestano diverse fonti antiche, e si presume che da questa zona fossero condotte a Roma ingenti quantità di prodotti agricoli fra cui le uve, la cui coltivazione e successiva lavorazione per ricavarne vino è attestata dall’esistenza di torcularia, reperiti in aree agricole, già sede di ville rustiche romane.
Anche per il Medioevo si hanno diverse attestazioni, sia iconografiche che documentali, relative alla viticoltura. Sulla facciata della cattedrale di Anagni e negli affreschi della cripta si possono ammirare scene che si riferiscono chiaramente alla viticoltura. Nello statuto medievale della città di Anagni e nella redazione del primo Cinquecento la vigna e la sua produzione erano tutelate con pene elevatissime, proprio per l’importanza sociale ed economica del vigneto, dell’uva e del vino Quanto fosse importante la coltivazione della vite e la produzione del vino in Anagni si evince da un documento settecentesco vaticano nel quale si legge che: “Il territorio di Anagni potrebbe alimentare la città di Roma almeno molti mesi all’anno almeno con i tre generi più essenziali, cioè grano, vino, e granturco“.
Verso la fine dell’Ottocento i principali vitigni coltivati erano il Romanesco, il Bello, il Velletrano ed il Biancone, tutti a bacca bianca, mentre tra quelli a bacca rossa spicavano la Lagrima, il Cesanese ed il Tagliaferro. Di queste uve erano maggiormente apprezzate, per il loro pregio, il Romanesco, la Lagrima ed il Cesanese
IGT

2010
Cantine
- Casale della Ioria