Barbera d’Asti DOCG
Vitigno: Barbera
La denominazione Barbera d’Asti DOCG descrive due particolari tipologie di vino
- Barbera d’Asti DOCG
- Barbera d’Asti Superiore DOCG

Tipologie di Vino
Barbera d’Asti DOCG e Barbera d’Asti Superiore DOCG: Barbera min 90%. Possono concorrere altri vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione fino ad un massimo del 10%.
Il vino Barbera d’Asti DOCG si presenta con un colore rubino, intenso tendente al granato con l’invecchiamento, di odore intenso, caratteristico ed etereo. Al gusto risulta di sapore secco, corposo, armonico e rotondo. Il Barbera d’Asti Superiore si presenta con un colore rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento, Di odore intenso e caratteristico, tendente all’etereo con l’invecchiamento, risulta di sapore asciutto, tranquillo, di corpo, con adeguato invecchiamento più armonico, gradevole e di gusto pieno.
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
Sebbene diffuso in tutto il Piemonte meridionale il vitigno Barbera è particolarmente diffuso in questa area, dove rappresenta la varietà principale. La Barbera d’Asti, inoltre è da sempre il vino più prodotto e quello che rappresenta al meglio l’animo dei contadini di queste zone.
L’area di produzione comprende la Provincia di Asti e parte della provincia di Alessandria. Si tratta di un sistema collinare poco elevato, compreso per lo più tra i 150 e i 400 metri di altitudine, caratterizzato da clima temperato o temperato-caldo (circa 1800 gradi giorno), poco ventoso e con una piovosità annuale media intorno ai 700 millimetri.

Il vitigno Barbera, esigente in radiazione solare, occupa normalmente i versanti meglio esposti (quadranti da sud-est a ovest) con esclusione dei fondovalle. L’area di produzione si pone al centro del cosiddetto bacino terziario piemontese, il sistema collinare originato dal sollevamento del fondo marino in epoca terziaria; i suoli sono prevalentemente calcarei, di media profondità e poggianti su matrici rocciose calcareo-arenaceo-marnose.
Storia della DOCG
Vitigno a bacca nera molto diffuso in Piemonte e di origine antichissima. Proviene dalle terre che furono prima del Marchesato e poi del Ducato di Monferrato. La forte adattabilità al tipo di terreno e al clima, la produzione abbondante, l’alta resa del mosto e la ricchezza di materia colorante incoraggiarono i contadini a impiantare vigne di Barbera e a produrne il vino. La sua importanza crebbe notevolmente alla fine dell’Ottocento quando fu riconosciuto come vitigno di forte vigoria in grado di resistere alla fillossera, che aveva invaso, distruggendoli, parecchi vigneti.
In breve tempo la Barbera divenne l’uva piemontese per eccellenza e il suo vino protagonista indiscusso delle mense contadine, testimone del quotidiano vivere su tutte le colline piemontesi. Il vitigno Barbera attesta in maniera esemplare la singolare fortuna del territorio langarolo e roerino: produrre grandi vini da invecchiamento e al contempo regalare emozioni nei vini più giovani.

In passato il Barbera piemontese era considerato “rustico”, ma con il tempo è cresciuto nella stima del pubblico perché si è dimostrato capace di offrire, tramite appropriati processi di vinificazione, sia ottimi vini di pronta beva, sia vini di media longevità e buona struttura che resistono al tempo e confermano, dopo molti anni, i caratteri più originali di una terra e di un vitigno dal particolare prestigio. Come per il Nebbiolo anche il Barbera evidenzia nei suoi caratteri la natura del suolo di provenienza e l’impronta morbida e suadente delle marne calcareo argillose che chiamiamo per brevità “le terre bianche”.

Nella “Ampelografia della Provincia di Alessandria” di Leardi e Demaria, del 1873 (ricordando che detta provincia allora comprendeva tutta la provincia di Asti), si legge a proposito del Barbera: “È vitigno conosciutissimo ed una delle basi principali dei vini dell’ Astigiano e del basso Monferrato, dove è indigeno e da lunghissimo tempo coltivato”. Il sistema di potatura più largamente utilizzato nell’astigiano, e nello specifico per la Barbera è il Guyot, questo perché ha permesso di adattare al meglio questo vitigno alle condizioni climatiche della zona e di ottenere la migliore qualità dell’uva.

DOCG

2011
Cantine
- Prunotto
Vini
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