Bolgheri DOC
Vitigni: vari
La denominazione Bolgheri DOC accomuna una serie di tipologie di vini:
- Bolgheri Bianco DOC
- Bolgheri Rosso DOC
- Bolgheri Rosso Superiore DOC
- Bolgheri Rosato DOC
- Bolgheri Vermentino DOC
- Bolgheri Sauvignon DOC
La zona di produzione è ristretta al comune di Castagneto Carducci in provincia di Livorno.

Tipologia di Vino
Bolgheri DOC Bianco .Vermentino: da 0 al 70 %, Sauvignon: da 0 a 40 %, Trebbiano toscano: da 0 a 40 %. Possono concorrere altri vitigni con uve a bacca bianca, idonei alla coltivazione per la Regione Toscana, presenti nei vigneti da soli o congiuntamente fino ad un massimo del 30%.
Bolgheri DOC Rosso, Bolgheri DOC Rosso Superiore e Bolgheri DOC Rosato. Cabernet Sauvignon: da 0 al 100%; Merlot: da 0 al 100%; Cabernet Franc: da 0 al 100%; Syrah: da 0 al 50%; Sangiovese: da 0 al 50%. Possono concorrere altri vitigni con uve a bacca rossa, idonei alla coltivazione per la Regione Toscana, presenti nei vigneti da soli o congiuntamente fino ad un massimo del 30%.
Caratteristiche pedoclimatiche del territorio
L’analisi climatica e pedologica dell’ambiente dimostra che i caratteri agro climatici dell’area ne fanno un territorio vocato per una viticoltura di qualità. La conformazione orografica dell’area è caratterizzata dalla presenza di una linea di colline con giacitura nord-sud, con quote variabili tra i 250 ed i 400 m sul livello del mare, pressochè l’area parallela alla linea di costa, situata all’estremità orientale della zona. A nord e a sud si trovano due fiumi, rispettivamente Cecina e Cornia.

Questa situazione si rivela favorevole al manifestarsi di intensificazioni orografiche delle pioggie allorchè ad esempio una depressione tirrenica produce l’afflusso di masse d’aria umida da sud-ovest. Le colline proteggono, inoltre, le colture dai rigori invernali, mentre nel periodo estivo i fiumi e la grande massa idrica del mar Tirreno, agiscono da regioni sorgenti di masse d’aria costanti che mitigano gli eccessi di calore e consentono maturazioni delle uve ottimali.
Storia della DOC
La coltivazione della vite nel territorio di Castagneto Carducci ha origine antichissime, e testimonianze della sua presenza derivano dagli Etruschi e poi dai Romani con Plinio e Rutilio Namaziano. Testimonianze più recenti risalgono al periodo medievale per la presenza di numerosi monasteri e domini ecclesiastivi. Sul finire del 1600 la famiglia Gherardesca iniziò la viticoltura nelle zone di San Guido e Belvedere. Nel settecento ebbe rilevanza la produzione della zona di Sagalari, con le documentate vocazionalità enologiche a Grattamacco, Lamentano, Sant’Agata, il Castellaccio, Casavecchia e Felciaino.

A partire dal 1790 vennero predisposti nuovi impianti, soprattutti nei pressi di Bolgheri, aumentando così la produzione enologica dei vini della zona. Il conte Guido Alberto della Gherardesca, nella prima metà del 1800, fece emergere una nuova cultura enologica con l’assunzione di esperti di vinificazione tra cui Giuseppe Mazzanti a Bolgheri. Nel 1816 sorsero i primi vigneti sperimentali alle Capanne di Castiglioncello, ove più tardi nacque la prima vigna del Sassicaia, e nei fondi del Castelluccio. Le scelte viticole furono effettuate non solo in base al terroir, ma soprattutto in base alla cultura vinicola francese con particolare attenzione ai metodi di vinificazione e ai vitigni usati in Francia: a conferma di questo le scelte effettuate dal conte Guido Alberto e da Mazzanti furono proprio indirizzate sui vitigni francesi tra cui Gamay, Cabernet e Syrah.
DOC

1983
Cantine
- Argentiera
- Ca’ Marcanda
Vini
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