Cesanese del Piglio DOCG
Vitigno: Cesanese
La denominazione Cesanese del Piglio DOCG si riferisce a tre tipologie di vino:
- Cesanese del Piglio DOCG
- Cesanese del Piglio DOCG Superiore
- Cesanese del Piglio DOCG Riserva
che descrivono vini rossi prodotti esclusivamente da uve di vitigno cesanese ottenute nel territorio comunale di Piglio, Serrone, Acuto, Anagni e Paliano. Tutti comuni appartenenti alla provincia di Frosinone.

Tipologia del vino
Cesanese del Piglio DOCG: Cesanese di Affile e/o Cesanese comune 90% minimo. Possono concorrere altri vitigni a bacca nera, idonei alla coltivazione per la Regione Lazio, per un max di 10%.
Il Cesanese del Piglio ha un colore rosso rubino con riflessi violacei. Di odore caratteristico del vitigno base, al gusto risulta morbido, secco e leggermente amarognolo. Un vino di buona struttura e presenza di buone dotazioni polifenoliche e tanniche polimerizzate, che conferiscono al vino carattere di pienezza di corpo, assenza di ruvidezza e buona longevità.

Cesanese del Piglio DOCG Riserva: è sottoposto ad un periodo di invecchiamento non inferiore a 20 mesi, di cui 6 mesi di affinamento in bottiglia e con un titolo alcolometrico volumico totale minimo di 14,00% vol.
Cesanese del Piglio DOCG: Resa max 71,50 hl/ha, Resa max uva/vino 65%,
Cesanese del Piglio DOCG Superiore: Resa max 58,50 hl/ha, Resa max uva/vino 65%,
Caratteristiche pedoclimatiche del territorio
La zona di produzione è situata nella parte centro orientale della regione laziale, e comprende un territorio di alta e media collina, che si estende alle pendici dei Monti Ernici. Qui in queste ampie vallate, e in modo particolare nella valle del Sacco, si coltiva il vitigno Cesanese, che in questa particolare zona esprime tutto il suo carattere.
I terreni dell’area sono riconducibili principalmente alle terre rosse, derivate dal fenomeno di erosione dei Monti Ernici, operato sia da fenomeni glaciali che dall’azione delle acque meteoriche. Nella maggior parte dei casi, queste terre assumono una colorazione rosso scuro imputabile alla presenza di ossidi di ferro di alluminio liberi. Queste terre, originate per decalcificazione di rocce sedimentarie calcaree, possono assumere caratteri fisici molto vari: terre rosse pesanti con tessitura argillo-limosa; terre rosse sciolte (poco diffuse) aventi detriti di natura calcarea (rosse detritiche).
L’altitudine dei terreni coltivati a vite è compresa tra i 220 e i 980 m sul livello del mare, con pendenza variabile. L’esposizione generale è orientata verso ovest e sud-ovest.

Il clima dell’area è di tipo temperato di transizione ed è caratterizzato da precipitazioni medie annue di comprese tra i 1098 e i 1233 mm, con aridità estiva e sub-aridità (pioggia 73-123 mm) variabili da 1 a 2 mesi. La temperatura media annua è compresa tra i 13.5 ed 15.6*C. Freddo prolungato ma non intenso nei mesi invernali.
Storia della DOCG
La presenza della viticoltura in questo specifico territorio, risale all’epoca romana. Esistono inoltre numerosi statuti, gli Statuti della Terra del Piglio (1479) che contengono numerosi capitoli che descrivono e stabiliscono le zone da destinare a vigneto, le modalità di vendemmia e la regolazione del commercio del vino.
Vigneti più famosi
Del territorio predisposto alla denominazione che comprende oltre 15000 ettari, ne sono al momento destinati a vigneto solo 144 (dati Arsial 2020). Tali vigneti sono distribuiti principalmente lungo le colline che vanno dal confine con la Olevano Romano DOC fino a Le Fattora (fra Piglio e Serrone), e sul crinale che sale sui monti Fraginali. Qui le località più vocate sono Croce, Collepasso, Civitella, Vignali e Valle Bianca. Altre zone vocate con la presenza di vigneti sono quelle alle pendici del monte Pila e a Torre Piano, più precisamente presso le località di Pedicate e Casal Cervino. Tutti i vini prodotti in queste zone sono caratterizzati da una buona sapidità e freschezza. Anche nella zona di Anagni vi sono dei vigneti particolarmente vocati, come Gloria, Colle Cisterna, Caetanella e Colletonno. In questo caso però i vini prodotti in questi territorio è più corposo e morbido.
DOCG
Il Cesanese del Piglio è l’unico vino rosso del Lazio ad avere ottenuto la DOCG.

2008
Estensione: 15300 ettari
Effettivamente vitati: 144 ettari (dati Arsial 2020)
Produzione: 6760 hl (dati Arsial 2020)
Cantine
- Terenzi
- Casale della Ioria
- L’Avventura
- Pileum
- Alberto Giacobbe
- Corte dei Papi
Vini
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