Cesanese di Affile DOC
Vitigno: Cesanese di Affile
La denominazione Cesanese di Affile DOC include tre tipologie di vino:
- Cesanese di Affile DOC
- Cesanese di Affile DOC Dolce
- Cesanese di Affile DOC Riserva
e descrive vini ottenuti esclusivamente da uve cesanese di Affile prodotte esclusivamente nel territorio dei comuni di Affile, Roiate e parte del comune di Arcinazzo in provincia di Roma.

Tipologia di Vino
Cesanese di Affile DOC (anche versione Dolce e Riserva): Cesanese di Affile min 90%. Possono concorrere altri vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione per la Regione Lazio fino ad un max 10%.
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
I terreni dell’area sono riconducibili principalmente alle terre rosse, derivate dal fenomeno di erosione dei Monti Affilani, operato sia da fenomeni glaciali che dall’azione delle acque meteoriche. Nella maggior parte dei casi, queste terre assumono una colorazione rosso scuro imputabile alla presenza di ossidi di ferro e di alluminio liberi. Si sono originate per decalcificazione di rocce sedimentarie calcaree e possono assumere caratteri fisici molto vari: si riscontrano infatti terre rosse pesanti con tessitura argillo-limosa, ma si possono anche riscontrare (poco diffuse) terre rosse sciolte aventi detriti di natura calcarea (rosse detritiche).

L’altitudine dei terreni coltivati a vite è compresa tra i 350 e i 950 m s.l.m. con pendenza variabile e l’esposizione generale è orientata verso ovest, sud-ovest e sud. Il clima dell’area è di tipo temperato ed è caratterizzato da precipitazioni medie annue molto abbondanti comprese tra i 1431 ed i 1606 mm, con aridità estiva assente (pioggia 123-160 mm). La temperatura media è compresa tra i 12,0 ed i 13,6°C: freddo intenso in inverno, con temperatura media inferiore ai 10°C per 5-6 mesi l’anno e temperatura media minima del mese più freddo dell’anno che oscilla tra 0,1 e 1,3° C.

Storia della DOC
I territori di Affile, già abitati dalle popolazioni italiche degli Equi e degli Ernici dall’anno 1000 a.C., divennero nel 133 a.C. colonia romana, con la conseguente suddivisione del territorio in piccoli appezzamenti e successiva deduzione ai coloni delle aree da coltivare. Nel Medioevo e nel Rinascimento i contratti agrari ed i documenti di varia natura, conservati presso gli archivi monastici, confermano la diffusione di tale coltura. Si trova conferma di tanta fama del Cesanese di Affile nel Seicento, quando il letterato locale Rutilio Scotti, oltre che ricordane la bontà al palato, ne declama le caratteristiche medicamentose e addirittura soprannaturali nel “resuscitare la morte in ciascun huomo”. E individuando nella viticoltura la principale attività di queste terre, afferma: “gli habitatori la maggior parte vivono sopra tali industrie et in quelle vengono riposti tutti i loro disegni et è cosa meravigliosa da considerare come sia possibile che in tali paesi sieno tante vigne che nel tempo della calda Estate, quando hanno le foglie, paiono talmente ornate da quelle, che rappresentano la somiglianza di vaghe et verdeggianti selvotte”.
Risale al Settecento la previsione nello Statuto Municipale di Affile di “pene severissime a chiunque avesse avuto l’ardire di recare danno alle vigne, sia per mano d’uomo che per tramite di bestiami”, a conferma di quanto l’intera economia del paese fosse legata alla coltivazione del Cesanese. Successivamente il Nibby, nell’opera Viaggio antiquario ne’ contorni di Roma (1837), parlando di Affile rileva che è segregato, “ma nulladimeno fra quelle montagne ha un territorio fertile e particolarmente vitifero, che da un vino squisito da poter stare a fronte del così detto aleatico”; nel 1854, nel Dizionario di erudizione storica-ecclesiastica, il Moroni riporta per Affile “..con territorio fertile, parte in piano, producente eccellente vino simile all’aleatico” e per Ponza (l’attuale Arcinazzo romano) “abbonda di grano.., e vino a sufficienza” e nel 1856 il canonico Jannuccelli, nelle Memorie di Subiaco e della sua badia, descrive diffusamente la città di Affile soffermandosi anche sull’agricoltura della zona: “..il castello è esposto a mezzogiorno e circondato da vigne” ed ancora “hanno rinomanza i sui vini, massime i rossi”.
Nei primi decenni del Novecento il vino Cesanese di Affile ha conquistato numerosi premi in manifestazioni nazionali ed internazionali: si citano i Diplomi di Gran Premio e Medaglia d’oro ottenuti all’Esposizione Internazionale di Bruxelles, all’Exposition Generale Commerciale di Parigi, all’Esposizione Internazionale delle Industrie e del Lavoro di Milano, all’Esposizione Internazionale di Roma e il Diploma di Gran Premio d’Onore all’Esposizione Fiera Internazionale di Roma.
DOC

1973
Estensione: 1400 ettari
Cantine
- Formiconi
Vini
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