Colli del Trasimeno DOC
Vitigni: vari
La denominazione Colli del Trasimeno DOC include diverse tipologie di vino come:
- Colli del Trasimeno Bianco DOC
- Colli del Trasimeno Bianco Scelto DOC
- Colli del Trasimeno Rosso DOC
- Colli del Trasimeno Rosso Riserva DOC
- Colli del Trasimeno Rosso Scelto DOC
- Colli del Trasimeno Rosato DOC
- Colli del Trasimeno Vin Santo DOC
- Colli del Trasimeno Spumante DOC
e tipologie monovitigno come
- Grechetto,
- Cabernet Sauvignon,
- Gamay.
- Merlot.
La zona di produzione delle uve utilizzate ricade in una serie di comuni distribuiti intorno al Lago Trasimeno in provincia di Perugia.

Tipologie di Vino
Colli del Trasimeno DOC Bianco, Vin Santo: Trebbiano min 40%, Grechetto, Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio da soli o congiuntamente min 30%. Altri vitigni idonei possono concorrere fino ad un max 30%.
Colli del Trasimeno DOC Bianco Scelto: Vermentino, Grechetto, Chardonnay, Pinot grigio, Pinot bianco, Saubivignon, Riesling italico da soli o congiuntamente min 85%. Altri vitigni idonei possono concorrere fino ad un max 15%.
Colli del Trasimeno DOC Rosso, Rosso Riserva, Rosato: Sangiovese min 40%, Ciliegiolo, Gamay, Merlot, Cabernet da soli o congiuntamente min 30%. Altri vitigni idonei possono concorrere fino ad un max 30%.
Colli del Trasimeno DOC Rosso Scelto: Gamay, Merlot, Cabernet, Pinot nero da soli o congiuntamente min 85%. Altri vitigni idonei possono concorrere fino ad un max 15%.
Colli del Trasimeno DOC Spumante: Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio, Grechetto da soli o congiuntamente min 70%.Altri vitigni idonei possono concorrere fino ad un max 30%.
Colli del Trasimeno DOC Spumante Classico Rosè: Pinot nero 50%, Chardonnay, Pinot bianco da soli o congiuntamente 50%.
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
La costituzione geologica di tale area è relativamente semplice, essendo presenti soltanto termini sedimentari clastici di ambiente marino e successive coperture fluvio-lacustri. Nonostante ciò, è presente una notevole variabilità di substrati pedogenetici, a causa delle notevoli differenze che caratterizzavano i vari ambienti di sedimentazione, prima tra tutte la velocità delle acque correnti che si ripercuote soprattutto sulle granulometrie dei sedimenti.

Il clima si può definire generalmente “subumido con moderata deficienza idrica estiva e a luoghi, si riscontra un’eccedenza idrica invernale”.
Storia della DOC
Nel XIV secolo la coltivazione della vite nel territorio perugino era già ampiamente diffusa, come testimoniano le mappe catastali dell’epoca. Il vigneto specializzato, così come si conosce oggi, era raro se non proprio inesistente. Anche se le viti erano disposte a filari, esse erano comunque coltivate in promisquità con altre colture come cereali, leguminose, ecc.

Al di là dell’aspetto legato alla tecnica di coltivazione, occorre sottolineare come, nel panorama colturale della zona del Trasimeno, la vite abbia rivestito un ruolo non certo trascurabile fin dall’antichità. Infatti già nella Tabula cortonensis, un documento in lingua etrusca rinvenuto a Cortona, sembra si faccia esplicito riferimento alla presenza di questa coltura. Questo spiega in termini inequivocabili il perché di una tradizione consolidata fin dal periodo immediatamente successivo al Mille quando in documenti dei secoli XI e XII, si fa esplicito riferimento a vigne e terreni vitati. Nel XIII secolo si può individuare il momento di svolta per la coltivazione della vite nell’intera area del Trasimeno dato che nel 1252 il comune di Perugia promosse la piantagione di viti nell’attuale territorio castiglionese.
DOC

1972
Cantine
- Castello di Magione
- Duca della Corgna
- Madrevite
Vini
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Una risposta
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