Conero DOCG
Vitigni: Montepulciano , Sangiovese
La denominazione Conero DOCG descrive una particolare tipologia di vino Rosso prodotto da uve Montepulciano e Sangiovese coltivate esclusivamente in una serie di comuni in provincia di Ancona e più precisamente i comuni di Ancona, Offagna, Camerano, Sirolo, Numana, Castelfidardo ed Osimo.

Tipologia di Vino
Conero DOCG: Montepulciano minimo 85%, Sangiovese massimo 15%.
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
L’area geografica delimitata da questa denominazione descrive il promontorio del monte Conero che si erge sul mare Adriatico e le colline che discendono da esso verso l’entroterra. Geologicamente questo territorio è costituito da rocce calcaree e cretacee tipiche della parte orientale dell’Appennino marchigiano. La peculiarità geologica del Conero è rappresentata dal fatto che questi terreni raffiorano lungo la linea della costa dopo che una fascia intermedia di terreni argillosi e sabbiosi determina il paesaggio pedologico ed agrario delle Marche.

L’orografia del territorio presenta un paesaggio collinare con rilievi dolci ed altezze medie intorno ai 200 metri sul livello del mare. Il clima è mediterraneo con umidità estiva limitata. I mesi più piovosi per la parte collinare del territorio sono settembre e ottobre. La piovosità media annua è di 775mm. L’esposizione dominante dei terreni è sud-ovest per l’80%, la più adatta per la coltura viticola di quel luogo. L’esposizione ad est per ovvi motivi geografici è trascurabile.
Storia della DOCG
L’area anconetana è stata influenzata dai Dori e dalla civiltà dorica, in quanto fondarono la città di Ancona. Furono proprio questi coloni greci che lasciarono tracce sicure di viticoltura e di vinificazione. Altrettanto si può dire degli Etruschi a cui si possono attribuire le prime nozioni tecniche di coltivazione della vite, che si diffusero nel territorio marchigiano al posto dei precedenti Piceni. Anche per i Piceni è dimostrato che conoscessero la pratica della coltivazione del’uva. A Matelica è stato trovato un sito archeologico in cui sono stati ritrovati 200 vinaccioli di Vitis Vinifera in una tomba del VII sec a.C. Successivamente i Romani ne aumentarono ancora di più la produzione. Infatti Plinio descrive circa un centinaio di varietà di viti coltivate nell’area Picena “sul mare Adriatico si può citare, fra gli altri, il vino “Pretoriano” prodotto nella zona di Ancona. Anche Apicio Marco Gavio, personaggio romano di arte culinaria ricorda un vino “anconetanum” rosso e piuttosto corposo.
DOCG

2004
Cantine
- La Calcinaia
- Moncaro
- Umani Ronchi
- Lanari
- Conte Leopardi
Vini
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