Dolcetto d’Asti DOC
Vitigno: Dolcetto
La denominazione Dolcetto d’Asti DOC include due particolari tipologie di vino rosso:
- Dolcetto d’Asti DOC
- Dolcetto d’Asti Superiore DOC
ottenute da uve Dolcetto prodotte esclusivamente in una serie di comuni della provincia di Asti.

Tipologia di Vino
Dolcetto d’Asti DOC: Dolcetto 100%.
Caratteristiche pedo-climatiche del Territorio
Il sistema collinare che da Nizza Monferrato, a partire dalla destra orografica del torrente Belbo, si innalza verso sud fino ad un altezza di circa 400 metri, dove una linea di crinale separa le province di Asti e Alessandria, è l’area di coltivazione del Dolcetto.

Vengono di norma scelti per il Dolcetto suoli poco fertili ed esposizioni intermedie, non eccessivamente assolate, per evitare stress idrico severo a cui il vitigno è sensibile. Sono considerati ottimali i suoli calcareo marnosi piuttosto sciolti, più frequenti nelle parti più elevate del comprensorio.
Storia della DOC
La prima testimonianza della coltivazione del Dolcetto nell’astigiano è del primo decennio del cinquecento ad opera di Giovan Giorgio Allione d’Asti, commediografo e poeta che cita in una delle sue commedie il ‘Dosset de Mongardin’, paese alle porte di Asti. Il Dolcetto, infatti è uno dei più antichi vitigni autoctoni del Piemonte.

L’ampia diffusione del Dolcetto nell’Alto Monferrato (e nella fascia preappenninica) è attestata già da insigni studiosi e ampelografi piemontesi dei secoli XVIII e XIX quali Nuvolone e Gallesio, che cita anche il sinonimo “uva d’Acqui”. Nel 1613 tal Gugliemo Prato, “cittadino Astese, Speziale e Filosopho”, scriveva un trattato ove parlava dei ‘Dosseti’ come ‘rotondo e gentile vino di colore assai grande e saporito, poco o punto agrestino’ lasciando intendere una certa diffusione nella zona della Langa Astigiana, comuni aggregati alla Provincia di Asti nel 1935

Sistema di allevamento
Il sistema di allevamento è la controspalliera che permette ai filari di intercettare al meglio la luce del sole, mentre il sistema di potatura tradizionale per queste zone dell’astigiano è il Guyot.
DOC

1974