Franciacorta DOCG
Vitigni: Pinot nero, Pinot bianco, Chardonnay
La denominazione Franciacorta DOCG raccoglie una serie di vini spumanti di qualità con diverse menzioni:
- Franciacorta DOCG
- Franciacorta Satèn DOCG
- Franciacorta Rosè DOCG
- Franciacorta Millesimato DOCG
- Franciacorta Riserva DOCG
L’area di produzione dello spumante Franciacorta è ristretta solo in alcuni comuni della provincia di Brescia.

Tipologie di Vino
Franciacorta DOCG, Franciacorta Millesimato DOCG, Franciacorta Riserva DOCG: Chardonnay e/o Pinot nero min 50%. Pinot bianco max 50%.
Franciacorta DOCG Rosé: Chardonnay e/o Pinot nero min 25%. Pinot bianco max 50%.
Franciacorta DOCG Satèn: Chardonnay min 50%, Pinot bianco max 50%
I Franciacorta DOCG si presentano generalmente di giallo paglierino con riflessi verdolini o dorati fino a possibili riflessi ramati nella versione Riserva. Il perlage è fine e persistente, il bouquet con le caratteristiche note della fermentazione in bottiglia, sentori di crosta di pane e di lievito arricchito da delicate note di agrumi e frutta secca (mandorla, nocciola, fico bianco secco) rendendone il profilo sensoriale decisamente riconoscibile come prodotto del territorio. Il sapore è sapido, fresco, fine e armonico.

I tenori acidici delle uve e dei mosti risultano sufficientemente elevati, e le escursioni termiche giornaliere garantiscono la preservazione del corredo aromatico varietale. Il profilo sensoriale dei vini è arricchito in ultimo dal processo di affinamento successivo alla rifermentazione.
Il passaggio da uva a mosto deve avvenire esclusivamente tramite la pressatura diretta, senza diraspatura dell’uva intera, fatta eccezione per le uve di Pinot nero vinificate in rosato.
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
Il territorio della è delimitato ad est dalle colline rocciose e moreniche di Rodengo Seiano, a nord dalle sponde meridionali del Lago d’Iseo e dalle ultime propaggini delle Alpi Retiche, a ovest dal fiume Oglio e infine a sud dal Monte Orfano. Praticamente è formato da un ampio anfiteatro morenico formatosi durante le glaciazioni delle ere geologiche Secondaria e Terziaria per effetto dei movimenti di espansione e arretramento del grande ghiacciaio proveniente dalla Valcamonica. Quindi l’elemento comune di gran parte dei suoli della Franciacorta è dunque l’origine morenica che ne determina le caratteristiche principali e sono quindi datti alla coltura della vite.

Con lo studio della zonazione condotto negli anni ’90 sono state identificate ben sei unità vocazionali differenti. Questa variabilità è il fondamento della raffinata arte della creazione delle cuvèe, vale a dire l’assemblaggio di vini base differenti. Inoltre il disciplinare prevede oltre che l’area di produzione anche altri fattori di esclusione tra cui i vigneti collocati a quote superiori a 550m s.l.m. ed ad una distanza da corsi di acqua e zone di ristagno inferiori a 10m.
Storia della DOCG
La vite è presente in forma spontanea in Franciacorta già in epoca preistorica: testimonianza è data dal ritrovamento di vinaccioli di vite nella zona di Provaglio d’Iseo, laddove probabilmente vi erano degli insediamenti palafitticoli. Le testimonianze successive della predilezione per la coltivazione della vite in questo territorio sono innumerevoli e tra queste ricordiamo le esperienze di coltivazione dei monaci abitanti le corti monastiche della zona che da queste ultime prese il nome Franciacorta, cioè franchae curtes, le corti esentate dal pagamento dei dazi doganali per il merito di bonificare e coltivare i terreni.

L’attuale territorio descritto e delimitato nel disciplinare era già descritto e delimitato nell’atto del Doge di Venezia Francesco Foscari del 1429, quando la zona era sotto il dominio della Serenissima.
DOCG

1995
Cantine
- Uberti
- Bonfadini
- Mosnel
- Monte Rossa
- Majolini
- Riva di Franciacorta
- Ronco Calino
- Vigna Dorata
Vini
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Una risposta
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