Galluccio DOC
Vitigni: vari
La denominazione Galluccio DOC descrive diverse tipologie di vino:
- Galluccio Bianco DOC
- Galluccio Rosso DOC
- Galluccio Rosato DOC
Questi vini sono ottenuti da uve prodotte in una serie di comuni in provincia di Caserta.
L’area di produzione comprende una zona prevalentemente collinare con estremi altimetrici che vanno da 80m a 1180 m sul livello del mare. L’orografia è rappresentata dalle pendici del vulcano spento di Roccamorfina a sud e dal gruppo montagnoso con le cime di Monte Camino ( 946m) e Difesa ( 956m) ubicati al centro del comprensorio.

Gran parte del territorio della zona è pedologicamente caratterizzato dalla presenza di depositi lavici, tipici delle varie fasi dell’attività eruttiva dell’apparato vulcanico di Roccamonfina. Il restante è rappresentato da terreni di composizione varia. Dal punto di vista climatico il comprensorio si presenta omogeneo ed idoneo alla coltivazione della vite. Non si può però escludere la presenza di microclimi particolarmente umidi (fondovalle) che peraltro sono stati esclusi dal disciplinare, essendo particolarmente indicate alla coltivazione della vite aree ad almeno 120 metri sul livello del mare. I venti sono abbastanza frequenti e durante la primavera e l’estate contribuiscono a mitigare la temperatura.
La coltivazione della vite in Campania ha origini antichissime, ed è probabile ritenere che il Falerno fosse prodotto anche in questa area. La coltivazione dell’aleatico nel comune di Galluccio risale al 1600 quando una nobile famiglia toscana , i Velluti di Firenze acquistarono il feudo di Galluccio. Infatti furono proprio loro ad impiantare i primi vigneti di aleatico in questa zona, ed è proprio a Galluccio che il duca Velluti-Zati produsse con l’aleatico il “Vin Santo” che vendeva a Firenze, come vino fiorentino, riscuotendo grandi soddisfazioni.
Galluccio Bianco DOC: Falanghina minimo: 70%, altri vitigni idonei max 30%.
Galluccio Rosso DOC e Rosato DOC: Aglianico minimo 70%, altri vitigni idonei max 30%.
DOC


1997