I Terreni di San Severino DOC
Vitigni: Vernaccia nera o Montepulciano
La denominazione I Terreni di San Severino DOC descrive alcune particolari tipologia di vino rosso:
- I Terreni di San Severino Rosso DOC
- I Terreni di San Severino Rosso Superiore DOC
- I Terreni di San Severino Rosso Passito DOC
ottenuti con almeno il 50% di uve Vernaccia nera, ed il vino:
- I Terreni di San Severino Moro DOC
ottenuto con almeno il 60% di uve Montepulciano. Le uve utilizzate per questi vini devono essere prodotte nel territorio amministrativo del comune di San Severino Marche.

Tipologia di Vino
I Terreni di Sanseverino DOC Rosso (anche versione Passito e Superiore): Vernaccia nera min 50%. Possono concorrere altre varietà a bacca nera, non aromatiche, idonee alla coltivazione nella regione Marche, congiuntamente o disgiuntamente, fino ad un massimo del 50%.
I Terreni di Sanseverino DOC Moro: Montepulciano min 60%.Possono concorrere altre varietà a bacca nera, non aromatiche, idonee alla coltivazione nella regione Marche, congiuntamente o disgiuntamente, fino ad un massimo del 40%.
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
L’area di produzione è attraversata per tutta la sua lunghezza dal fiume Potenza, mentre a nord viene attraversata solo in piccola parte dal fiume Musone. Il territorio dista dal mare circa 60 Km ed è limitato ad ovest dal contrafforte pre-appenninico del monte San Vicino. L’orografia del territorio comprende i fondovalle fluviali iniziali del Musone e del Potenza ed i colli ad est della dorsale di Cingoli. La litologia prevalente è quella tipica della fascia pre-appenninica marchigiana, con substrati calcarei generalmente stabili e prevalenza di calcisuoli e mame con profili moderatamente evoluti.

L’altimetria dell’area è compresa tra i 230 metri e i 1260 metri. Le esposizioni sono equalmente ripartite tra tutti i punti cardinali ad esclusione del lato ovest. Il clima dell’area risente di una certa xericità e le temperature medie annue risultano leggermente superiori a 15°C. La temperatura media del mese di gennaio tra 4 – 6°C, mentre quella di Agosto si aggira sui 23-24°C.
Storia della DOC
La viticoltura a San Severino ha una storia plurisecolare. Città romana, nasce come colonia Romana con il nome di Settempeda, subisce una distruzione nel 545 d.C. Nel secolo XIV si conclude una prima fase della riaffermazione della coltura della vite iniziata nell’Alto Medioevo, dopo l’abbandono seguito dalla crisi del Mondo Antico. Il consumo del vino si è diffuso progressivamente dalle mense ecclesiastiche, a quelle signorili, a quelle borghesi fino a raggiungere le masse.

Papa Urbano V nel 1370 investì della Vicaria di San Severino tal Smeduccio di Nunzio della Scala ricevendo in omaggio, per tale scelta, 850 litri di vino locale (24 barili). Nel 1445 l’implorazione al cardinale Camerlengo, per persuadere il capitano di ventura Braccio Baglioni ad andarsene dalla città con i suoi soldati, venne accompagnata da 500 litri di vino vecchio. Nel 1430 il Console di San Severino aveva ringraziato il Comune di Norcia, con l’invio di due salme di vino invecchiato, per la sospensione di rappresaglie commerciali in vigore contro la città. L’elezione nel 1458 del Papa Pio II fu motivo di invio a Roma di 97 barili e 30 damigiane di vino di San Severino.
DOC

2004