Merlara DOC
Vitigni: vari
La denominazione Merlara DOC include diverse tipologie di vino come:
- Merlara Bianco DOC
- Merlara Bianco Frizzante DOC
- Merlara Rosso DOC
e tipologie monovitigno come
- Tai,
- Malvasia,
- Chardonnay,
- Pinot grigio,
- Pinot bianco,
- Riesling,
- Merlot,
- Cabernet Sauvignon,
- Refosco dal peduncolo rosso,
- Raboso,
- Marzemino.
Tutti questi vini sono ottenuti da uve prodotte in alcuni comuni distribuiti tra le provincie di Padova e Verona.

Tipologie di Vino
Merlara Bianco DOC (anche in versione frizzante): Tocai friulano 50-70%. Altre varietà a bacca bianca possono concorrere, da sole o congiuntamente, non aromatiche ed idonee alla coltivazione, fino ad un massimo del 50%.
Merlara Rosso DOC (anche in versione novello): Merlot 50-70%. Altre varietà a bacca nera possono concorrere, da sole o congiuntamente, non aromatiche ed idonee alla coltivazione, fino ad un massimo del 50%.
Le tipologie monovitigno devono essere ottenute da uve dei corrispondenti vitigni per almeno 85%. Possono concorrere altri vitigni con bacche di colore analogo, non aromatiche e idonee alla coltivazione, fino ad un massimo del 15%.
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
La caratteristica di quest’area, plasmata dal passaggio dei fiumi Adige e Fratta, che hanno modificato nel tempo la terra rendendola estremamente fertile e generosa, è infatti la presenza di suoli prevalentemente sabbiosi con percentuali variabili di limo. I terreni vocati a vigna sono profondi, con presenza importante di argilla. Data la grande disponibilità di territorio, sono però investiti a vigneto solo i terreni migliori, quelli meglio strutturati, più regolari, facilmente accessibili e che possono permettere l’irrigazione di soccorso. Il clima è temperato-mediterraneo, le estati sono calde e gli inverni miti. L’escursione termica annua è abbastanza elevata mentre la piovosità risulta piuttosto contenuta anche se ben distribuita nel corso dell’anno.

Storia della DOC
Nel territorio già dal X secolo si coltivavano vigne le cui uve raccolte e trasformate in vino nelle cantine delle corti ristoravano i numerosi viandanti che percorrevano le antiche strade di collegamento con importanti centri abitati. L’incremento durante la romanizzazione delle vie di comunicazione ha accentuato lo sviluppo dell’agricoltura e la diffusione della viticoltura.
DOC

2000