Montefalco DOC
Vitigni (per il Rosso): Sangiovese, Sagrantino
Vitigni (per il Bianco): Grechetto, Trebbiano
La denominazione Montefalco DOC descrive tre diverse tipologie di vino:
- Montefalco Bianco DOC
- Montefalco Rosso DOC
- Montefalco Rosso Riserva DOC

Tipologie di Vino
Montefalco DOC Bianco: Grechetto min 50%, Trebbiano Toscano dal 20 al 35%. Possono concorrere altre varietà a bacca bianca, idonee alla coltivazione nella regione Umbria fino ad un max 30%.
Montefalco DOC Rosso (anche Riserva): Sangiovese dal 60 al 70%, Sagrantino dal 10 al 15%. Possono concorrere altre varietà a bacca nera, idonee alla coltivazione nella regione Umbria fino ad un max 30%.
Il vino Montefalco Bianco è dotato di buon carattere e freschezza, e varia della percentuale e del tipo di uvaggio a seconda delle declinazioni del territorio. In prevalenza si utilizza il Grechetto con una quota non inferiore al 50% poi a seguire il Trebbiano che può andare dal 20% al 35% del totale ed infine si possono far concorrere altri vitigni a bacca bianca tipici della regione (max 30%).
Il vino Montefalco Rosso nasce dal connubio tra il Sangiovese ed il Sagrantino. Il Sangiovese è il padrone indiscusso del centro Italia e che qui a Montefalco vanta un’antica tradizione e una larga diffusione. Il Sagrantino in quota minore (dai 10-15%) contribuisce alla qualità di questo vino grazie al suo apporto di tannicità, struttura e tipicità. Inoltre possono concorrere altri vitigni a bacca rossa (max 30%) tipici della regione.

Il vino Montefalco Rosso Riserva è il vino precedente ma che gioca su un livello superiore, avendo conosciuto nella sua preparazione un affinamento obbligatorio in legno ed un invecchiamento ulteriore. Questo vino risulta un rosso longevo, complesso e ricco di fascino. L’invecchiamento minimo richiesto è di 30 mesi di cui 12 sono passati in affinamento in legno, a partire dal 1 Novembre dell’anno di vendemmia.

Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
La zona di produzione del Montefalco DOC comprende vari comuni della provincia di Perugia e più precisamente, Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano nell’Umbria.

L’intera area comprende quattro diverse sottozone riconducibili a quattro diverse tipologie di terreno. I conglomerati fluvio-lacustri, costituiti da sabbie gialle con conglomerati cementati lascustri. Argille e Sabbie lacustri. Terreni di alluvioni, con consistenza sabbio ciottolosa che corrispondono alle superfici in pianura ed infine le Marne, vaste aree anche se meno interessanti dal punto di vista produttivo, in cui si evidenziano arenarie giallastre e marne siltose grigiastre.

Le precipitazioni medie annue si aggirano intorno ai 700mm con un minimo relativo in estate ed un massimo in autunno. La neve fa la sua apparizione circa sette volte all’anno e a volte gli accumuli sono anche abbastanza consistenti. In media i giorni di gelo all’anno sono 40.

Storia della DOC
Nel territorio di Montefalco, si può testimoniare una nuova realtà vitivinicola nel 1889 realizzata nella zona di Scacciadiavoli nel comune di Montefalco. Iniziativa nata dal Principe Ugo Boncompagni che aveva provveduto alla realizzazione di impianto ad alto indice di densità utilizzando i vitigni Sangiovese, Malvasia Nera e Trebbiano dorato. Il Sagrantino allora era usato in piccolissima quantità e serviva solamente per rafforzare la struttura ed il colore.

DOC

1979
Cantine produttrici
- Antonelli San Marco
- Arnaldo Caprai
- Briziarielli
- Colle Ciocco
- Dionigi
- Fattoria Colsanto
- Fratelli Pardi
- Fongoli
- Il Torrione
- Le Cimate
- Lungarotti
- Moretti Omero
- Napolini
- Perticaia
- Pennacchi – Terre di Capitani
- Cantine Rialto
- Romanelli
- Scacciadiavoli
- Tabarrini
- Tenuta Castelbuono
- Tenuta Alzatura
- Terre de La Custodia
- Terre de’ Trinci
- Tocchi – Poggio Turri
- Viticoltori Broccatelli Galli
Vini
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