Montello – Colli Asolani DOC
Vitigni: vari
La denominazione Montello – Colli Asolani DOC include diverse tipologie di vino come:
- Montello – Colli Asolani Bianco DOC
- Montello – Colli Asolani Rosso DOC
e tipologie monovitigno come
- Bianchetta,
- Chardonnay,
- Pinot grigio,
- Pinot bianco,
- Manzoni,
- Merlot,
- Cabernet Sauvignon,
- Cabernet Franc,
- Carmenere,
- Recantina,
- Venegazzù.

Tipologie di Vino
Montello – Colli Asolani Rosso DOC: Cabernet Sauvignon 40-70%, Merlot e/o Cabernet franc e/o Carmenère 30-60%. Possono concorrere altri vitigni a bacca nera, non aromatici ed idonei alla coltivazione per un massimo di 15%.
Montello – Colli Asolani Sottozona Venegazzù DOC (anche in versione Superiore): Cabernet Sauvignon 50-70%, Merlot e/o Cabernet franc e/o Carmenère 30-50%. Possono concorrere altri vitigni a bacca nera, non aromatici ed idonei alla coltivazione per un massimo di 15%.
Montello – Colli Asolani Bianco DOC: Chardonnay 40-70%, Glera e/o Manzoni Bianco e/o Pinot bianco e/o Bianchetta dal 30-60%. Possono concorrere fino ad un max 15% altri vitigni a bacca bianca, non aromatici ed idonei alla coltivazione.
Le tipologie monovitigno devono essere prodotte con almeno 85% dei corrispondenti vitigni. Possono concorrere fino ad un max 15% altri vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione.
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
L’area di produzione comprende dei comprensori collinari costituiti dal Montello e dai Colli Asolani posti ai piedi delle Dolomiti. Sono questi due sistemi collinari quasi a se stanti, separati da una profonda incisione larga circa un chilometro, che costituiscono una unica entità geologica. Sono caratterizzati da un’altitudine che va dai 100 ai 450 metri s.l.m., e da un paesaggio, elemento fortemente distintivo, che presenta una forte integrità e una giacitura con pendenze e curve che gli conferiscono dolcezza e armonia.

Le colline sono composte da grosse formazioni di conglomerato tenace formato da rocce cementate tra di loro e ricoperte da suolo marnoso-argilloso o marnoso-sabbioso facilmente lavorabile e disgregabile dagli agenti atmosferici, dalla tipica colorazione rossa che sta a testimoniare la loro origine antica. I suoli sono decarbonatati e a reazione acida, mediamente profondi, con buona capacità di riserva idrica e una buona dotazione minerale, e, non avendo subito violenti interventi di rimaneggiamento, presentano i loro caratteri originali con stratigrafie intatte e tessiture non sconvolte, e un’elevata attività microbiologica sulla sostanza organica che assicura una buona disponibilità di elementi nutritivi.
Molto spesso la massa conglomeratica presenta numerose fratture più o meno verticali che favoriscono la circolazione idrica sotterranea e la formazione di fenomeni carsici testimoniati, soprattutto sul Montello, da oltre 2000 “doline”, con cavità del suolo di diversa dimensione formanti un perfetto sistema drenante sotterraneo.
La peculiarità climatica del territorio consiste nel susseguirsi di primavere miti, estati non troppo calde e autunni nuovamente miti grazie alla favorevole esposizione a sud dei versanti vitati. Le precipitazioni sono di circa 700 mm da aprile a settembre, con una distribuzione
discretamente regolare.
Storia della DOC
I monaci benedettini si insediarono intorno all’anno mille in particolare nel monastero di S. Bona a Vidor e nella Certosa del Montello a Nervesa; con il loro operato essi hanno influenzato in modo molto importante la storia agraria e vitivinicola del territorio, determinando la profonda cultura per la vite e il vino che persiste tutt’ora, tanto che la specializzazione degli impianti è più volte sottolineata nei testi storici. Nella seconda metà del 1300, quando quest’area passò ai veneziani, i Colli Asolani e il Montello vennero subito riconosciuti come un’importante area enoica e i suoi vini venivano esportati all’estero già nel 1400.
Nel Cinquecento, che vede il trionfo della nobiltà veneziana con la costruzione di ville, barchesse e case di caccia con relativi vigneti, si ha il diffondersi nella zona di un pensiero aristocratico di ricerca del bello e del buono che si trasmette nel sapere viticolo ed enologico popolare. I colli sono ammirati dalle più prestigiose personalità e il vino è un prodotto ricercato che si confronta a Venezia con i vini portati dalla Grecia e viene tassato un terzo in più perché considerato migliore rispetto a quello di altre zone.
DOC

1977