Nettuno DOC
Vitigni: vari
La denominazione Nettuno DOC descrive una serie di vini di diverse tipologie:
- Nettuno Bianco DOC
- Nettuno Rosso DOC
- Nettuno Rosato DOC
ed in particolare la menzione
- Nettuno Cacchione DOC
per quella tipologia di vino ottenuta esclusivamente da questo vitigno. Le uve utilizzate per la produzione di questi vini devono essere provenienti esclusivamente dai comuni di Nettuno ed Anzio in provincia di Roma.

Tipologie di Vino
Nettuno DOC Rosso (incluso Novello): Merlot dal 30 al 70%; Sangiovese dal 30 al 50%. Possono concorrere altri vitigni a bacca rossa, idonei alla coltivazione per la regione Lazio, fino ad un max 20%.
Nettuno DOC Rosato: Merlot dal 30 al 70%; Sangiovese dal 30 al 50%. Possono concorrere altri vitigni a bacca rossa, idonei alla coltivazione per la regione Lazio, fino ad un max 20%.
Nettuno DOC Bianco: Bellone, localmente noto come Cacchione dal 30 al 70%; Trebbiano toscano dal 30 al 50%. Possono concorrere altri vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione per la regione Lazio, fino ad un max 20%.
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
I terreni risalgono al quaternario, originati dalle variazioni cicliche glacio-eustatiche del livello del mare, dai continui apporti sedimentari e piroclastici provenienti dai sistemi fluviali e dall’apparato del vulcano laziale e dai movimenti di sollevamento costiero, legati sia al magmatismo regionale che al sollevamento appenninico. I depositi sedimentari marini di transizione e continentali risalgono al Pliocene-Olocene, mentre le successioni vulcaniche datano il Pleistocene medio superiore. Sono quindi presenti argille di ambiente batiale e circalitorale, sabbie e calcareniti di ambiente infralitorale, sabbie di ambiente costiero con vulcaniti albane intercalate e sabbie di ambiente eolico e fluviale (“Duna antica”).

L’altitudine dei terreni coltivati a vite è compresa tra i 0 e i 85 m s.l.m. e l’esposizione generale è
orientata verso ovest. Il clima dell’area è di tipo mediterraneo, termotipo mesomediterraneo inferiore – ombrotipo subumido inferiore, caratterizzato da precipitazioni medie annue comprese tra i 842 ed i 996 mm,
con aridità da maggio ad agosto (pioggia 64-89 mm), ma con valori elevati solo nei mesi estivi. Temperatura media piuttosto elevata compresa tra i 14,5 ed i 16,1°C: freddo non intenso da novembre ad aprile, con temperatura media inferiore ai 10°C per 2-4 mesi l’anno e temperatura media minima del mese più freddo dell’anno che oscilla tra 3,6 e 5,5° C
I terreni risalgono al quaternario, originati dalle variazioni cicliche glacio-eustatiche del livello del mare, e dai continui apporti sedimentari e piroclastici provenienti dai sistemi fluviali e dall’apparato del vulcano laziale. Inoltre anche i movimenti di sollevamento costiero hanno contribuito a terreni di argille di ambiente batiale e circalitorale, sabbie e calcareniti di ambiente infralitorale, sabbie di ambiente costiero con vulcaniti albane intercalate e sabbie di ambiente eolico e fluviale. Queste tipologie di terreno sono idonee ad una vitivinicoltura di qualità.

Il clima dell’area è caratterizzato da precipitazioni normali (circa 900 mm annui) con scarse piogge estive ed aridità nei mesi estivi e da una elevata temperatura media annuale.
Storia della DOC
La millenaria storia vitivinicola di questa terra, dall’epoca romana, al medioevo, fino ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti, è la generale e fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e le peculiari caratteristiche del Nettuno DOC. Ovvero è la testimonianza di come l’intervento dell’uomo nel particolare territorio abbia, nel corso dei secoli, tramandato le tradizionali tecniche di coltivazione della vite ed enologiche, le quali nell’epoca moderna e contemporanea sono state migliorate ed affinate, grazie all’indiscusso progresso scientifico e tecnologico, fino ad ottenere i vini Nettuno DOC. In particolare la presenza della viticoltura nella zona del Nettuno DOC è attestata fin dall’epoca dei romani, in molte opere dei georgici latini.
In tempi più recenti nei Ricordi storici e pittorici d’Italia (1865) Ferdinand Adolf Gregorovius scrive “I Nettunnesi traggono la loro sussistenza dalla coltura della vite, dagli orti” e ancora “La sua villa di Anzio (Pio IX) palazzo signorile nel gusto dell’ epoca, il quale sorge nel mezzo di un vasto giardino, ora però mal tenuto, povero di fiori di piante di ornamento, ma ricco di aranci e di vigne“. In Anzio antico e moderno(1865) di Francesco Lombardi si trova per Nettuno “Questo popolo non manca di spirito, e di talento, ed attende alla coltivazione del suo territorio, d’onde ritrae olio, vino,… quanto basta per la sua provvista, e per quella di Anzio ancora“. Nei Monumenti dello Stato pontificio: e relazione topografica di ogni paese (1834), Giuseppe Marocco riporta “I prodotti di Nettuno ..grano, vino di buona qualità“.

DOC

2003
Estensione: 3500 ha
Cantine
- Cantina Bacco
- Casa Divina Provvidenza
Vini
Tutti i migliori vini Nettuno DOC selezionati da Vivi il Vino.
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2 risposte
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