Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG
Vitigno: Pinot Nero ( min 70%)
La denominazione Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG descrive diverse tipologie di vino spumante:
- Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG,
- Oltrepò Pavese Metodo Classico Rosè DOCG
- Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot nero DOCG
- Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot nero Rosè DOCG
ottenuto principalmente con uve Pinot Nero (minimo 70%) allevate esclusivamente in una serie di comuni dell’Oltrepò in provincia di Pavia.
Tipologia di Vino
Oltrepò Pavese DOCG Metodo Classico: Pinot nero min 70%, Chardonnay, Pinot grigio, Pinot bianco, da soli e congiuntamente, fino ad un massimo del 30%.
Oltrepò Pavese DOCG Metodo Classico Rosè: Pinot nero min 70%, Chardonnay, Pinot grigio, Pinot bianco, da soli e congiuntamente, fino ad un massimo del 30%.
Oltrepò Pavese DOCG Metodo Classico Pinot nero: Pinot nero min 85%, Chardonnay, Pinot grigio e Pinot biacnco, da soli e congiuntamente, fino ad un massimo del 15%.
Oltrepò Pavese DOCG Metodo Classico Pinot Nero Rosè: Pinot nero min 85%, Chardonnay, Pinot grigio e Pinot biacnco, da soli e congiuntamente, fino ad un massimo del 15%.

Questo vino deve subire per disciplinare, prima della immissione al consumo, un periodo minimo di permanenza sulle fecce di 15 mesi. Mentre nella versione Millesimata, il periodo minimo si estende a 24 mesi.
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
Il territorio dell’Oltrepò è un comprensorio appenninico e pre-appenninico situato nel’area meridionale della provincia di Pavia, in un lembo di terra compreso che separa il Piemonte dall’Emilia Romagna. L’altitudine dei vigneti non supera i 400m ed il clima è asciutto d’inverno e ventilato d’estate, con elevate escursioni termiche dovute alle correnti ascensionali delle zone di montagna vicine. Tutte queste caratteristiche hanno reso il territorio dell’Oltrepò una zona particolarmente vocata alla produzione di uva e di vino.

Le zone morfologiche che caratterizzano questo territorio sono due: i terreni della zona collinare bassa sono costituiti da rocce sedimentarie marine, con una rilevante componente argillosa, mentre quelle più alte sono di origine gessosa.
Storia del DOCG
I primi impianti in questa zona furono effettuati dal Conte Carlo Giorgi di Vistarino nel 1865 a Rocca de’ Giorgi. Pochi anni dopo, insieme all’imprenditore piemontese Carlo Gancia, iniziarono ad elaborare e commercializzare lo Champagne italiano. Nel 1907 nasce a Casteggio la SVIC (Società Vinicola Italiana di Casteggio) diretta da Pietro Riccadonna, uno dei padri della spumantistica moderna, che introdusse la famosa frase commerciale “cos’è la vita se non spumeggia il vino?”. Nel 1912 il prodotto sbarca in America.

DOCG

2007
Cantine
- Anteo
- Picchi
- Tenuta il Bosco
Vini
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