Riviera del Brenta DOC
Vitigni: vari
La denominazione Riviera del Brenta DOC include diverse tipologie di vino come:
- Riviera del Brenta Bianco DOC
- Riviera del Brenta Rosso DOC
- Riviera del Brenta Spumante DOC
e altre tipologie monovitigno come
- Pinot bianco,
- Chardonnay,
- Tai,
- Pinot grigio,
- Merlot,
- Cabernet,
- Raboso,
- Refosco.
Tutti questi vini sono ottenuti da uve prodotte in alcuni comuni nella zona compresa tra Padova e Venezia.

Tipologie di vino
Riviera del Brenta Bianco DOC: Tocai friulano min 50% e altre varietà a bacca bianca, da sole o congiuntamente, non aromatiche, fino ad un max 50%
Riviera del Brenta Rosso DOC: Merlot min 50%, e altre varietà a bacca rossa, da sole o congiuntamente, non aromatiche, fino ad un max 50%.
Riviera del Brenta Spumante DOC: Chardonnay min 60%, e altre varietà a bacca bianca, da sole o congiuntamente, non aromatiche, fino ad un max 40%
Le tipologie monovitigno devono essere ottenute da uve corrispondenti almeno al 85% al vitigno menzionato. Possono concorrere fino ad un max 15% altri vitigni di colore analogo, non aromatici, ammessi alla coltivazione.

Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
La pianura veneta ricadente nell’area della Riviera del Brenta, costituisce un’unità geografica caratterizzata dalla presenza del fiume Brenta che sfocia nell’Adriatico. A questo fiume si deve la deposizione di buona parte dei materiali sciolti che formano il suolo e il sottosuolo e ciò in seguito al suo divagare su un perimetro molto ampio prima di stabilirsi in un alveo ben definito. Accanto all’azione del Brenta vi è la deposizione profonda di uno strato ghiaioso alluvionale riconducibile allo scioglimento dei ghiacciai alpini sul quale si è poi sovrapposto lo strato più fine dovuto all’azione dei corsi d’acqua.
Storia della DOC Riviera del Brenta
La vera organizzazione agricola di quest’area si deve far risalire alla centuriazione di un vasto territorio a est del fiume Brenta per merito dell’esercito dei “Soldati Contadini” romani. Gli “Statuti padovani” che raccolgono le disposizioni in materia agricola dal 1225 al 1315, testimoniano l’esistenza di una fiorente viticoltura nella campagna padovana e veneziana fin dal XIII secolo. In pianura i terreni vengono disboscati e quelli paludosi bonificati per far posto a una agricoltura spesso promiscua, ma il cui vino era tenuto in alta considerazione soprattutto dai Veneziani che, dal 1400, si insediarono nella zona costruendo numerose ville destinate alla conduzione delle proprietà terriere. L’insediamento si fece così concentrato, tra il ‘500 e il ‘700, da cambiare radicalmente volto a tutta la Riviera fino a farla diventare una naturale prosecuzione del Canal Grande e un Borgo di Venezia. Le ville hanno la tradizionale “Barchessa”, struttura necessaria all’attività agricola di cui il vino ne è parte importante.
La città di Venezia si andava sviluppando e ingrandendo e con essa cresceva il fabbisogno di vino. Nel 1768 venne istituita l’Accademia di Agricoltura e i primi lavori riguardarono la potatura della vite, la conservazione del vino, l’impianto del vigneto, la cura dell’uva e la sua maturazione.
DOC

2004