Rosso di Montepulciano DOC
Vitigno: Sangiovese
La denominazione Rosso di Montepulciano DOC descrive un vino dal colore rosso rubino, dall’odore intensamente vinoso. Al sapore risulta asciutto, persistente e leggermente tannico. La zona di produzione ricade nel territorio del comune di Montepulciano, in provincia di Siena.

Il substrato geologico è piuttosto uniforme e nettamente caratterizzato. E’ costituito in larga misura da sedimenti marini pliocenici, dove predominano le sabbie soprattutto nelle zone a maggiore altitudine. Altri suoli, in particolare nei versanti che scendono versono la Valdichiana, si sviluppano su sedimenti continentali del Pleistocene antico. La litologia del territorio è quidni caratterizzata da sabbie e argille marine, con presenza di conglomerati nella parte ad est del territorio. Le sabbie sono caratteristiche di Montepulciano e in Toscana si ritrovano così diffuse solo a San Gimignano, mentre sono pressochè assenti sia a Montalcino che nel Chianti Classico.

Dal punto di vista meteorologico la zona è caratterizzata da un clima mediterraneo. La massima intensità piovosa si registra in ottobre e novembre, mentre l’estate è tendenzialmente asciutta.
Le radici della viticoltura e dell’enologia sono parte integrante del territorio, della cultura, della storia, dell’economia e delle tradizioni locali di Montepulciano. Assieme al Vino Nobile, e storicamente ancora prima di esso, il comprensorio era ben noto per la produzione di un vino giovane da pasto, non sottoposto a lunga maturazione, come riportato in diversi documenti antecedenti al 1787, data della prima citazione del Vino Nobile.

Sante Lancerio, storico e soprattutto bottigliere del Papa Paolo III, riporta nei suoi resoconti al seguito del Papa dettagliate descrizioni dei vini ed in proposito scrive “Il Vino di Montepulciano è perfettissimo tanto il verno quanto la state, et meglio è il rosso la state, io ne son certo”. Il vino di Montepulciano ha assunto fama internazionale fino al 1600, quando fu celebrato da Francesco Redi come “Re di ogni vino”.

Il Sangiovese, in particolare il biotipo locale chiamato Prugnolo gentile, costituisce la base ampelografica del vino Rosso di Montepulciano. Il vitigno è coltivato da lungo tempo a Montepulciano e molti sono in proposito i riferimenti storico-bibliografici, tra questi risultano fondamentali quelli di Villifranche (1773) e Cinelli (1873). Tra i vitigni complementari si sono nel tempo individuate diverse varietà ad uva nera, sia del germoplasma autoctono (Canaiolo nero in particolare) che internazionale, in grado di esaltare le potenzialità del territorio e del vitigno base.

Le forme di allevamento tipiche, affermatesi nel tempo, sono tali da permettere una razionale disposizione delle piante sulla superficie, in modo da agevolare le operazioni colturali e contenere le rese entro i limiti produttivi previsti dal disciplinare. Sono rappresentate da controspalliere con sistemi di potatura corta (cordone speronato), lunga (capovolto) o mista (Guyot).
DOC


1988
Cantine
- Tenuta di Gracciano della Seta
Vini
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