Savuto DOC
Vitigni: Vari
La denominazione Savuto DOC descrive diverse tipologie di vino come:
- Savuto Bianco DOC
- Savuto Rosato DOC
- Savuto Rosso DOC
- Savuto Rosso Superiore DOC
Tutti questi vini sono ottenuti da uve prodotte in una serie di comuni distribuiti tra le province di Cosenza e Catanzaro.

Questo vino nasce nella bassa valle del fiume Savuto, da cui prende il nome, sul versante tirrenico della Calabria. Nell’area si osservano affioramenti di scisti, filladi grigi, gneiss e scisti biotitici, filladi calcaree e scisti verdi. I suoli si caratterizzano per l’accumulo della sostanza organica negli orizzonti superficiali. Tali orizzonti appaiono molto soffici, bruni e dotati di una porosità interconnessa sufficientemente sviluppata.

I dati climatici evidenziano che le piogge sono concentrate prevalentemente nel periodo autunno-inverno, raggiungono il loro valore massimo nel mese di ottobre, dicembre e gennaio ed il minimo nel mese di luglio. La situazione climatica invece è più variabile tra le zone collinari più piovose e umide e le zone a ridosso del mar Tirreno, dove il clima è più temperato La temperatura media mensile raggiunge il massimo nel mese di agosto ed il minimo nel mese di gennaio. Siamo in presenza di un clima sub-umido con basso deficit idrico.
Una particolarità della Savuto DOC è la presenza e la valorizzazione di molti vitigni autoctoni minori della Calabria, che trovano in questa denominazione la possibilità di potersi esprimere creando vini originali spesso in assemblaggio tra di loro. Un vitigno in particolare è il Magliocco Canino che si differenzia dal Magliocco comune, soprattutto per la forma ovale dei suoi acini. La produzione di questo vitigno è limitata in gran parte in questo territorio.

Ha grande tradizione di vino pregiato sin dall’antichità. Decantato da Plinio e Strabone, amato dai patrizi romani ai cui banchetti non poteva mai mancare, il Savuto (“Sanutum” per i Latini) si distingue dagli altri vini calabresi perché, invece di essere il prodotto di vigneti degradanti verso il mare, deriva da viti che sono piantate sulle pendici dei monti che sovrastano il fiume Savuto, da cui questo vino prende il nome. Ancora oggi, peraltro, la vite da cui si trae questo vino di ottima levatura è allevata ad alberello, con il sistema praticato dall’antica popolazione dei Bruzi nel III secolo a.C. Nei secoli, sconvolgimenti del territorio causati da guerre, fattori politici, eventi patologici, hanno decimato le produzioni e i vigneti del Savuto, la cui produzione si è dunque stabilizzata solo a partire dal XV secolo, grazie all’evoluzione dei trasporti marittimi e alla conseguente instaurazione di regolari rapporti commerciali con mercati lontani. Dopo la discesa dei Romani al sud della penisola italica,il vino “Sanutum“ ora Savuto,veniva ampiamente apprezzato alla pari de grandi vini dell’epoca.
A quei tempi la Calabria,già sottomessa al dominio di Roma,pagava a questa tributi sotto forma di legnami e vino. Nel 1807,il di arista, Duret de Tavel, ufficiale francese,di transito nella valle del Savuto, in “ Lettere dalla Calabria” indirizzate al padre,scriveva tra l’altro: “ Rogliano 18 dicembre 1807…questo borgo abitato da duemila anime… ha diverse belle case ed è rinomato per l’aria salubre e per il suo buon vino.
DOC


1975
Cantine
- Colacino
- Odoardi
Vini
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