Soave DOC
Vitigni: Garganega
La denominazione Soave DOC descrive una particolare tipologia di vino bianco ottenuto con uve Garganega, prodotte esclusivamente nel comune di Soave e in altri comuni limitrofi in provincia di Verona.

Tipologia di Vino
Soave DOC: Garganega min 70%, Trebbiano di Soave e/o Chardonnay max 30%. Possono concorrere altri vitigni a bacca bianca, non aromatici e idonei alla coltivazione, fino ad un massimo del 5%.
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
Dal punto di vista climatico la zona collinare della denominazione è favorita da un clima mite e temperato con precipitazioni comprese tra i 700 e i 1000 mm l’anno concentrate prevalentemente in primavera ed autunno. Per queste sue caratteristiche viene definito un clima temperato umido ad estate calda. L’altitudine dei vigneti varia dai 35 mt. l.m. dell’area pedecollinare ai 380 mt delle colline più elevate con pendenza variabile e con esposizione prevalentemente verso est, sud ed ovest.

Dal punto di vista pedologico, il territorio descritto dalla denomiazione è caratterizzato da due distinti comprensori. La parte occidentale è di natura calcarea formata da resti di antichi fondali sottomarini, ricchi di carbonati di calcio e fossili. L’altra parte è quella orientale è ricca di rocce vulcaniche, il risultato di ampie eruzioni dapprima sottomarine e poi aeree. Altre parti sono invece un po’ più articolate, formate da diversi livelli litografici tra cui si hanno formazioni carbonatiche di origine marina e materiali di deposito dei corsi d’acqua di tipo alluvionale.

Storia della DOC
Il territorio di Soave era già in epoca romana un “pagus” cioè un distretto campagnolo vitivinicolo circoscritto, noto per la sua buona posizione e per l’intensità delle coltivazioni. Lo scrittore latino Palladio Rutilio Tauro Emiliano, nel III secolo d.C., descrive il vino prodotto in questi luoghi come “dolcissimo, denso e robustissimo”. Infatti già all’epoca, dalle uve si ottenevano anche peculiari vini “acinatici”, risultato di un tradizionale metodo di appassimento delle uve, progenitore dell’attuale Recioto.
Sotto il regno del re goto Teodorico, del VI secolo d.C, si ritrova un’epistola di Cassiodoro in cui si continua a descrivere il vino come “puro, di candida bellezza, e che risplende per il suo biancore, nato dai gigli e dispensatore di soavità”.

Nel 680 d.C. testimonianze indicano l’uso della pergola veronese, forma tradizionale di allevamento della vite in questa zona, utilizzata ancora oggi. Un’importante testimonianza della cultura vitivinicola di questi luoghi nel Medioevo appare su una lapide muraria del Palazzo di Giustizia di Soave, datata 1375. La prima citazione riguardo il vitigno garganica lo troviamo però solo dal XVI secolo, nel Trattato dell’agricoltura di Pier de’ Crescenzi.
La crescita della produzione e della rinomanza dei vini Soave ha portato nel 1924 ad un primo provvedimento di tutela per la difesa di vini tipici, seguito dalla nascita del Consorzio per la difesa del Vino Tipico Soave.
Sistemi di allevamento
L’allevamento più utilizzato è la pergola veronese con i suoi menatoli (tiranti) in legno e ferro. Questo tradizionale sistema di allevamento è presente in quasi l’80% degli impianti e si è dimostrato quello più ideale per la garganega, l’uva che ne definisce al meglio il territorio. Questo vitigno infatti ha bisogno di distendersi sui tralci e allo stesso tempo di proteggere i grappoli dalla luce diretta del sole, preservando la freschezza e l’acidità.
Oltre alla pergola, il 14% degli impianti segue invece il moderno e razionale guyot.
Sottozone o Cru
Esistono 33 cru, o come espressamente definite nel disciplinare, unità geografiche aggiuntive, comunemente dette sottozone, che comprendono in totale poco meno del 40% dell’intera superficie vitata della denominazione. 29 di queste si trovano nella zona Classica, 2 nei suoli scuri della Val d’Alpone e 3 nei suoli calcarei delle vallate a ovest. I nomi di queste sottozone, o cru: Broia, Brognoligo, Ca’ del Vento, Campagnola, Carbonare, Casarsa, Castelcerino, Castellaro, Colombara Froscà, Corte Durlo, Costalta, Costalunga, Coste, Costeggiola, Croce, Duello, Fittà, Foscarino, Menini, Monte Calvarina, Monte di Colognola, Monte Grande, Paradiso, Pigno, Ponsara, Pressoni, Sengialta, Roncà, Rugate, Tenda, Tremenalto, Volpare, Zoppega.
DOC

1968
Cantine
- Ca’ Rugate
- Cantina del Castello
- Coffele
- Le Battistelle
Vini
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