Torgiano Rosso Riserva DOCG
Vitigni: Sangiovese (50-70%), Canaiolo (15-30%)
La denominazione Torgiano Rosso Riserva DOCG descrive una sola tipologia di vino rosso prodotto esclusivamente nel territorio del comune di Torgiano in provincia di Perugia.
Tipologia di Vino
Il Torgiano Rosso Riserva DOCG è un vino ricco e complesso, adatto ad un lungo invecchiamento, minimo tre anni. Uve Sangiovese dal 50 al 70%, Canaiolo dal 15 al 30%, Trebbiano fino al 10%; possono concorrere altri vitigni rossi (Ciliegiolo, Montepulciano) fino ad un massimo del 15%.

Di limpidezza brillante, si presenta di colore rosso rubino. All’odore risulta vinoso e delicato, e di sapore asciutto armonico, di giusto corpo.
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
La geologia dell’area è caratterizzata dalla presenza di terreni fluvio-lacustri che si depositarono durante il Pleistocene nel bacino della Val Tiberina conosciuto anche come Lago Tiberino. Tali depositi di età villafranchiana, sono costituiti da sabbie e conglomerati intercalati localmente a livelli argillosi di spessore variabile. Episodi vulcanici sono testimoniati dalla presenza di vulcaniti (tufi e tufiti) comuni a tutta la valle del Tevere. La deposizione di rocce calcaree di origine continentale è evidenziata da depositi travertinosi, con resti organici vegetali.

Il clima dell’area è secco e siccitoso in estate con buone escursioni termiche, nei mesi di luglio e agosto, temperato nel mese di giugno, e settembre, freddo e umido nei mesi invernali. Il massimo della piovosità è localizzato nella seconda decade di febbraio mentre il minimo assoluto si ha nella prima decade di luglio.
Storia della DOC

Recenti scavi archeologici di una villa rustica romana alle porte di Torgiano, hanno riportato alla luce un’ingente quantità di resti d’anfore vinarie. Il ritrovamento convalida la presenza di una estesa viticoltura, preannunciata da numerosi altri simili reperti affiorati nel tempo. Studi in corso localizzano qui il percorso dell’Amerina.

Torgiano ha due possibili etimologie, la prima deriverebbe da “turris amnes” cioè “terra dei fiumi”, la seconda, certamente più attendibile, dal nome Tursius, membro di un’importante famiglia senatoriale che nel IV sec d.C. dominò la zona. Un’ulteriore ipotesi è stata formulata intorno a Tursa, una divinità umbra battagliera e minacciosa, posta a tutela dei confini territoriali.

Torgiano divenne castrum e la sua riedificazione su rovine romane fu dovuta alla posizione strategica e alla garanzia di approvvigionamento dei mercati perugini, offerta dalla fertilità dei terreni di pianura. La delibera fu presa dal Comune di Perugia nel 1276 in rispondenza agli obiettivi militare ed economici. I ricchi depositi di limo, la terra fresca per l’argilla, l’altitudine media di 300-400 m s.l.m., l’esposizione soleggiata che collega Torgiano a Brufa, il medievale Castel Grifone, coevo castello di poggio, rendono l’area l’ambiente ideale per l’allevamento di viti.
DOCG

1990
Cantine
- Lungarotti
- Viticoltori Broccatelli Galli