Valdadige DOC
Vitigni: vari
La denominazione Valdadige DOC include diverse tipologie di vino come:
- Valdadige Bianco DOC
- Valdadige Rosato DOC
- Valdadige Rosso DOC
e tipologie monovitigno come
- Valdadige Schiava DOC
- Valdadige Chardonnay DOC
- Valdadige Pinot Bianco DOC
- Valdadige Pinot Grigio DOC
ottenuti da diverse uve prodotte in alcuni comuni distribuiti tra le provincie di Bolzano, Trento e Verona.

Tipologie di Vino
Valdadige DOC Rosso: Schiava e/o Enantio min 50%, Merlot e/o Pinot nero e/o Lagrein e/o Teroldego e/o Cabernet franc e/o Cabernet sauvignon max 50%.
Valdadige DOC Bianco: Pinot bianco e/o Pinot grigio e/o Muller Thurgau e/o Riesling italico e/o Chardonnay min 20%, Trebbiano toscano e/o Nosiola e/o Sauvignon e/o Garganega max 20%
Le tipologie monovitigno devono essere ottenute da almeno 85% del vitigno corrispondente. Possono concorrere al massimo del 15% altri vitigni a bacca con stesso colore, non aromatici e idonei alla coltivazione.
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
L’area di produzione si distende nell’anfiteatro morenico glaciale del fiume Adige, colmato da sabbie porfidiche e granitìche scese dalle alte catene montuose che fiancheggiano il lago di Garda. Il clima in cui crescono le viti del “Valdadige” è complessivamente temperato-mite. La piovosità non eccede se non durante l’inverno e la media annua oscilla fra gli 850 ed i 1000 mm. I suoli del “Valdadige” sono costituiti sia dalla disgregazione di formazioni calcareo-dolomitiche, sia da sabbie porfidiche e granitìche depositate dal fiume Adige. I terreni declivi a elevato contenuto di scheletro permettono il rapido sgrondo delle acque piovane, evitando i ristagni; tali suoli, ricchi di rocce calcaree e sali minerali, sono caratterizzati da un’elevata componente silicea. Il clima della zona è tipico della fascia prealpina e montana, con inverni freddi ed estati fresco-temperate; le temperature subiscono, specialmente in estate e in autunno, elevate escursioni notte-giorno.

Storia della DOC
E’ un territorio la cui vocazione vitivinicola ed enologica affonda le radici nell’epoca romana e trova riscontri nelle documentazioni che si alternano col passare dei secoli. La Valdadige è stata un punto di collegamento e di sviluppo economico molto importante nella storia sin dall’epoca romana. Le successive invasioni barbariche costrinsero gli abitanti a rifugiarsi in zone ad alta quota, dove si dedicarono alla pastorizia e allo sfruttamento del bosco. Nel Medioevo monasteri e signorie segnarono il territorio con castelli e conventi, che resero fiorente questa zona molto ricca di coltivazioni, fra cui primeggiavano proprio i vigneti.
La viticoltura è documentata fin dal 1253 con lo «Statuto di Peri», che minacciava sanzioni per chi avesse danneggiato «La Vinèa» (vite). Nel 1406, durante la dominazione della Repubblica di Venezia, alcuni editti prescrivono «la coltivazione ordinata delle viti».
DOC

1975