Valdadige Terra dei forti DOC
Vitigni: vari
La denominazione Valdadige Terra dei Forti DOC include diverse tipologie di vino monovitigno:
- Valdadige Terra dei Forti DOC Enantio
- Valdadige Terra dei Forti DOC Pinot Grigio
- Valdadige Terra dei Forti DOC Casetta
Questi vini sono ottenuti da uve prodotte nei comuni di Brentino Belluno, Dolcè, Rivoli veronese in provincia di Verona, e Avio in provincia di Trento.

Tipologie di Vino
Valdadige Terradeiforti DOC Enantio: Enantio min 85%. Possono concorrere altri vitigni a bacca nera, non aromatici ed idonei alla coltivazione fino ad un max 15%.
Valdadige Terradeiforti DOC Pinot Grigio: Pinot grigio min 85%. Possono concorrere altri vitigni a bacca bianca, non aromatici ed idonei alla coltivazione fino ad un max 15%.
Valdadige Terradeiforti DOC Casetta: Casetta min 85%. Possono concorrere altri vitigni a bacca nera, non aromatici ed idonei alla coltivazione fino ad un max 15%.
L’Enantio, famoso per un’uva a bacca rossa rinomata per la pienezza di colore, la consistenza di corpo e un carattere “selvatico”, continua ad incuriosire sempre più consumatori e raccoglie numerosi riconoscimenti anche dai palati più esperti.
L’Enantio, tradizionale della Valdadige Terra dei forti, è un vino di corpo, i cui tannini sono in equilibrio con i sapori caldi e leggermente speziati e fa percepire all’olfatto aromi primari e peculiari della varietà, fra i quali, in particolare, la freschezza della frutta a bacca rossa. Il sapore è asciutto, fresco e morbido con sentori di frutti di bosco, spezie. Queste sensazioni si devono alla coltivazione in terreni calcarei, esposti favorevolmente a sud e a medie altitudini.
Molti ceppi di Enantio, alcuni ultracentenari, sono sopravvissuti perfino alla fillossera, che a cavallo fra l’800 ed il ‘900, fece strage eliminando in pochi anni pressoché tutto il vigneto europeo, la ricostituzione di questo, tramite innesto su piede americano (la fillossera aggredisce, infatti, solo la vite europea), non ha interessato l’Enantio che cresce nei terreni sabbiosi della valle, perché la componente silicea a scaglie taglienti lo difende dai parassiti.
Altra varietà autoctona della “Valdadige Terra dei forti”, è il Casetta, conosciuta con il nome popolare di “Foja tonda” che è stata recuperata e valorizzata: si tratta di una produzione di nicchia di un’uva che dà un vino di grande affinità col territorio di provenienza, anch’esso rustico e selvaggio. Alla sapiente coltivazione in vigna segue l’affinamento in cantina con opportuno invecchiamento in fusti di rovere per “domarne” il carattere prima di affrontare il giudizio dell’intenditore.
Il Casetta ha un colore rosso rubino intenso, accompagnato da un profumo dalla spiccata personalità, riconoscibile per sentori di prugna e marasca. Col procedere dell’evoluzione in bottiglia emergono la cannella e tabacco e note di muschio sottolineano l’origine selvatica.
Questi due vitigni in particolare, peculiari solo di questa zona, rendono famosa la denominazione che ha ottenuto il riconoscimento della DOC con DM 7 novembre 2006
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
L’area di produzione si trova nella valle nella quale scorre il fiume Adige, delimitata ai lati dall’altopiano della Lessinia, dalla catena del Monte Baldo e dal lago di Garda. Tale area comprende i versanti aspri dei monti che richiamano le forme dei grandi canyons; i pendii sono caratterizzati dai terrazzamenti sia di origine alluvionale, sia prodotti dall’opera dei viticoltori e sono, per la gran parte, coltivati a vigneto.

I terreni declivi a elevato contenuto di scheletro permettono il rapido sgrondo delle acque piovane, evitando i ristagni; tali suoli, ricchi di rocce calcaree e sali minerali, sono caratterizzati da un’elevata componente silicea a scaglie taglienti. Il clima della zona è tipico della fascia prealpina e montana, con inverni freddi ed estati fresco-temperate; le temperature subiscono, specialmente in estate e in autunno, elevate escursioni notte-giorno.

Storia della DOC
L’origine del nome è legata al nome della vallata nella quale scorre il fiume Adige, caratterizzata da una serie di castelli medioevali, detti “Forti” che rendono tale zona conosciuta in tutto il mondo con il nome di “Terra dei Forti”. Tale valle è famosa perché è stata per secoli la via di collegamento fra il mondo mediterraneo e quello alpino ed europeo. Famosi sono da sempre i suoi vini, nominati anche da scrittori romani del I sec d.C. che, parlando di viti selvatiche e coltivate a nord di Verona, nomina “una vite selvatica chiamata Enantio”; la stessa oggi è prodotta e valorizzata dai viticoltori della denominazione.
DOC

2006