Valli Ossolane DOC
Vitigni: vari
La denominazione Valli Ossolane DOC include diverse tipologie di vino:
- Valli Ossolane Bianco DOC
- Valli Ossolane Rosso DOC
e tipologie monovitigno come:
- Valli Ossolane Nebbiolo DOC
- Valli Ossolane Nebbiolo Superiore DOC
Tutti questi vini sono ottenuti da uve prodotte nei comuni della provincia di Verbano-Cusio-Ossola.

Tipologie di Vino
Valli Ossolane DOC Bianco: Chardonnay min 60%. Altri vitigni idonei possono concorrere fino ad un max 40%.
Valli Ossolane DOC Rosso: Nebbiolo, Croatina, Merlot min 60%. Altri vitigni idonei possono concorrere fino ad un max 40%.
Valli Ossolane DOC Nebbiolo (anche versione Superiore ): Nebbiolo 85%; possono concorrere altri vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione fino ad un massimo del 15%;
Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
Geomorfologicamente sono terreni generati da antichi depositi fluviali terrazzati ed ondulati, ed in taluni casi piuttosto declivi. Nell’area geografica interessata vi è una sensibile variabilità delle caratteristiche dei terreni in base alla loro localizzazione e alla morfologia del territorio stesso. Si tratta di suoli con alcune limitazioni per scarsa profondità dello strato attivo e recanti talvolta un sottosuolo roccioso.

Nelle zone di bassa collina ovvero nella parte terminale delle vallate sono caratteristici i terreni limosi che sovrastano orizzonti argillosi con limiti dovuti talvolta ad un più lento drenaggio interno e sgrondo delle acque meteoriche che possono determinare più vigoria nelle viti ma anche maggiore produzione. Nelle zone invece di più alta valle abbiamo terreni formati anche da trasporti di materiali dovuti alle profonde variazioni climatiche sopravvenute a più riprese
durante il quaternario.
Storia della DOC
In seguito ad un periodo di netto miglioramento del clima verificatosi a partire dal I millennio a. C. e che raggiunse l’optimum verso il 300 circa a.C., si presentarono le condizioni ideali perché alcuni vitigni, già acclimatati sulle rive del lago Maggiore, cominciassero ad essere piantati anche nelle valli più a Nord grazie alle vie d’acqua rappresentate dai fiumi Ticino e Toce. Un’importante testimonianza della antica coltivazione della vite in Ossola si trova nell’area megalitica di Varchignol
all’imboccatura della Valle Antrona nel comune di Montescheno, nella quale un ripido pendio esposto a mezzogiorno è stato trasformato in una serie di gradonature terrazzate. Le terrazze sono sostenute da alti muri di pietra a secco e sono corredate da serie di scale sempre in pietra e da un sistema di drenaggio molto efficiente a cui si aggiunge un sistema superficiale di irrigazione necessario solo in periodi di eventuale siccità.

Il vitigno autoctono è un ecotipo di Nebbiolo, detto localmente Prunent. Nel XIV sec. viene menzionato per la prima volta il nome Prunent, il vitigno autoctono ossolano per eccellenza; in un testamento datato 18 Maggio 1309 è registrato il generoso lascito annuale perpetuo in suffragio della propria anima da parte di Dumino di Pello (Trontano) al Convento dei frati minori di Domodossola di nove staia di vino; questo vino doveva essere tutto Prunent della sua vigna e doveva servire solo per la celebrazione della Santa Messa. L’importanza della produzione vitivinicola in Ossola è dimostrata dalla protezione accordata ai vigneti da tutti gli statuti comunali; per esempio il tempo della vendemmia era tassativamente stabilito dai consoli delle comunità; secondo gli Statuti di Villadossola del 1345 la vendemmia poteva iniziare solo a S. Michele.
DOC

2009