Vin Santo di Montepulciano DOC
Vitigni: vari
La denominazione Vin Santo di Montepulciano DOC include tre diverse tipologie di vino:
- Vin Santo di Montepulciano DOC
- Vin Santo di Montepulciano Riserva DOC
- Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice DOC
La zona di produzione ricade nel territorio del comune di Montepulciano, in provincia di Siena.

Il substrato geologico è piuttosto uniforme e nettamente caratterizzato. E’ costituito in larga misura da sedimenti marini pliocenici, dove predominano le sabbie soprattutto nelle zone a maggiore altitudine. Altri suoli, in particolare nei versanti che scendono versono la Valdichiana, si sviluppano su sedimenti continentali del Pleistocene antico. La litologia del territorio è quidni caratterizzata da sabbie e argille marine, con presenza di conglomerati nella parte ad est del territorio. Le sabbie sono caratteristiche di Montepulciano e in Toscana si ritrovano così diffuse solo a San Gimignano, mentre sono pressochè assenti sia a Montalcino che nel Chianti Classico.

Dal punto di vista meteorologico la zona è caratterizzata da un clima mediterraneo. La massima intensità piovosa si registra in ottobre e novembre, mentre l’estate è tendenzialmente asciutta.

Le uve sono raccolte a piena maturità e dopo accurata cernita vengono messe ad appassire in appositi locali coperti ampi e ventilati, denominati “appassitoi” e tradizionalmente presenti nelle strutture agricole della zona. I grappoli selezionati vengono fatti appassire distesi su sostegni orizzontali chiamati “graticci” oppure appesi su telai verticali in legno o metallo. La durata dell’appassimento può arrivare ad alcuni mesi (fino a marzo per la tipologia Occhio di pernice), in modo da portare le uve ad una concentrazione zuccherina di almeno il 28% per la tipologia base e del 33% per la Riserva e per l’ Occhio di pernice. La fermentazione, conservazione ed il lungo invecchiamento (minimo 3 anni per la tipologia base) avvengono in piccoli contenitori di legno all’interno di idonei locali (vinsantaia), in genere separati dal resto della cantina e spesso posti sottotetto per accentuare le escursioni termiche stagionali che influenzano il decorso stesso dell’evoluzione aromatica.
DOC


1996