Vino Nobile di Montepulciano DOCG
Vitigno: Sangiovese
La denominazione Vino Nobile di Montepulciano DOCG è riferita a due tipologie di vino rosso:
- Vino Nobile di Montepulciano DOCG
- Vino Nobile di Montepulciano Riserva DOCG
che si differenziano per struttura e alcolicità, oltre che per la durata della maturazione dei vini. Il vino Nobile di Montepulciano deve essere sottoposto ad un periodo di maturazione di almeno due anni.

Tipologia di Vino
I vini si presentano di un vino rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento, dall’odore intenso, etereo e caratteristico. Evidenziano un profumo intenso, con caratteristiche note fruttate (amarena) e floreali (viola) e speziate). Al sapore risultano asciutti, equilibrato e persistente con possibile sentori di legno. Ben strutturati ed eleganti, presentano una tannicità evidente che conferisce buona servevolezza nel tempo.

Caratteristiche pedo-climatiche del territorio
La zona di produzione è limitata al territorio amministrativo del comune di Montepulciano, in provincia di Siena. Tutto il territorio è compreso nell’area collinare di produzione che passa da 250 a 600m di altitudine.

Il substrato geologico è piuttosto uniforme e nettamente caratterizzato rispetto ad altri comprensori viticoli vicini. E’ costituito in larga misura da sedimenti marini pliocenici, dove predominano le sabbie, soprattutto nelle zone a maggiore altitudine. Dal punto di vista meteorologica la zona è caratterizzata da un clima mediterraneo.

Storia della DOCG
La secolare storia del vino di Montepulciano parte dall’epoca etrusca, con la testimonianza di una kylix (tazza da vino) rinvenuta nel 1868 in una tomba etrusca nei pressi della città.

Il vino prodotto in questo territorio riveste storicamente una connotazione nobiliare ed aristocratica, con le produzioni destinate non all’autoconsumo ma al commercio, come testimoniano tanti atti di vendita registrati dal 789 in poi. Con un documento del 1350 furono stabilite le prime clausole per il commercio e l’esportazione del vino di Montepulciano. Il vino ha assunto fama internazionale fin dal XVII secolo, quando fu celebrato da Francesco Redi come “Re di ogni vino”, e nel corso dei secoli la viticoltura ha poi mantenuto il ruolo di coltura principale del territorio.

Il Prugnolo gentile
Il Sangiovese, in particolare il biotipo locale chiamato Prugnolo gentile, costituisce la base ampelografica del vino Nobile. Il vitigno è coltivato da lungo tempo a Montepulciano e molti sono in proposito i riferimenti storico-bibliografici, tra questi risultano fondamentali quelli di Villafranchi (1773) e Cinelli (1873). Tra i vitigni complementari si sono nel tempo individuate diverse varietà ad uva nera, sia del germoplasma autoctono (Canaiolo nero, Mammolo) che internazionale, in grado di esaltare le potenzialità del territorio e del vitigno base.

Forme di allevamento
Le forme di allevamento tipiche, affermatesi nel tempo, sono tali da permettere una razionale disposizione delle piante sulla superficie, in modo da agevolare le operazioni colturali e contenere le rese entro i limiti produttivi previsti dal disciplinare. Sono rappresentate da controspalliere con sistemi di potatura corta (cordone speronato), lunga (capovolto) o mista (Guyot).
DOCG

1980
Cantine
- Boscarelli
- Contucci
- Dei
- Fattoria della Talosa
- Fattoria del Cerro
- Tenuta di Gracciano della Seta
Vini
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