I vini dell’Umbria
Il territorio e le caratteristiche pedoclimatiche
L’Umbria è una regione collinare al 71% e montuosa per la restante parte. Piccola di dimensioni, con i suoi 17000 ettari vitati ha un elevato rapporto tra la superficie vitata e superficie totale disponibile. Anche la morfologia prevalentemente collinare la rende una regione particolarmente vocata per la vite e per il vino. Si caratterizza infatti per rese medie per ettaro piuttosto basse, uno dei presupposti per la produzione di vino di qualità.

I vitigni autoctoni dell’Umbria
In regione, i vitigni principali sono il Sangiovese ed il Sagrantino. Altri vitigni a bacca rossa sono il Montepulciano, il Canaiolo e il Ciliegiolo. Tra i vitigni a bacca bianca ricordiamo l’autoctono Grechetto, il Trebbiano Toscano, la Malvasia Bianca Lunga, il Verdicchio e il Canaiolo Bianco.

Sistemi di allevamento della vite
In Umbria, tra i principali sistemi di allevamento della vite vi è la Pergola. Questa forma di allevamento prevede l’utilizzo di un traliccio sopra la vite, con i tralci che si sviluppano orizzontalmente su di esso. Questo sistema di allevamento è molto diffuso nella zona della valle del Tevere per la coltivazione di varietà di uva a bacca bianca, come il Grechetto e il Trebbiano Spoletino. Un altro sistema molto diffuso nella regione è la Spalliera che prevede l’utilizzo di filari di sostegno per la vite, con i rami che crescono in modo verticale. Questo sistema di allevamento è utilizzato soprattutto per la coltivazione di varietà a bacca nera, come il Sagrantino e il Sangiovese.

Più recentemente si sta diffondendo il sistema a Guyot che prevede la presenza di un tralcio principale, detto “asta”, che viene lasciato lungo circa un metro e mezzo o due metri. A partire da questo tralcio principale, si sviluppa poi 1 o 2 tralci laterali, detti “bracci”, sui quali vengono poi prodotti i grappoli d’uva. Questo sistema di allevamento è utilizzato soprattutto nella zona del lago Trasimeno per la coltivazione di varietà a bacca nera, come il Merlot. Un altro sistema che si sta diffondendo tra i sistemi di allevamento vi è anche il Cordone speronato che prevede la presenza di un tronco principale, detto “cordone”, dal quale si sviluppano i tralci laterali. In questo sistema di allevamento, i tralci vengono tagliati ogni anno ad un numero di gemme prestabilito, detto “sporone”, per limitare la produzione e aumentare la qualità dell’uva. Questo sistema di allevamento è utilizzato soprattutto per la coltivazione di varietà a bacca nera, come il Sagrantino.
Le denominazioni DOCG e DOC dell’Umbria
I due vini DOCG, il Torgiano Rosso Riserva e il Montefalco Sagrantino (il primo a base di Sangiovese min 70%, il secondo a base del vitigno autoctono Sagrantino) entrambe nella zona di Perugia, testimoniano il livello qualitativo raggiunto da questa piccola regione.

Più a sud la zona di Todi DOC e dei Colli Martani DOC caratterizzate dal vitigno bianco Grechetto. Ricordiamo anche la zona del lago Trasimeno DOC, e la zona di Orvieto DOC, dove è presente il vino Rosso Orvietano DOC, ma nota soprattutto per i vini Muffati Orvietani, a base di uve a bacca bianca sia di tipologia tardiva (Grechetto, Malvasia) che precoce (Sauvignon, Chardonnay). Il particolare ambiente pedoclimatico, influenzato dalla presenza del lago di Corbara, è particolarmente vocato allo sviluppo delle muffe nobili. Colli Perugini, Colli Amerini e Colli Altotiberini sono altre tre DOC rilevanti in Umbia.
DOP – DOCG (vini a denominazione di origine controllata e garantita)
DOP – DOC (vini a denominazione di origine controllata)
- Amelia DOC
- Assisi DOC
- Colli Altotiberini DOC
- Colli del Trasimeno DOC
- Colli Martani DOC
- Colli Perugini DOC
- Lago di Corbara DOC
- Montefalco DOC
- Orvieto DOC
- Rosso Orvetano DOC
- Spoleto DOC
- Todi DOC
- Torgiano DOC
Le denominazioni IGT dell’Umbria
- Allerona IGT
- Bettona IGT
- Cannara IGT
- Narni IGT
- Spelli IGT
- Umbria IGT