Guida ai vini della Puglia

Salento IGT

I vini della Puglia

Il territorio e le caratteristiche pedoclimatiche

La Puglia ha un territorio di circa per metà collinare e metà pianeggiante. Presenta una formidabile superficie vitata (circa 110000 ettari) dei quali la vasta maggioranza si trova in pianura. I vitigni principali di questa regione sono il Primitivo e il Negro Amaro. Attualmente la regione sta vivendo un periodo di notevole sviluppo nel settore vinicolo, soprattutto perché dopo anni di produzione di vino basata sulle alte rese per ettaro di vini soprattutto da taglio, grazie alla loro colorazione e consistenza, si sta ora cercando di valorizzare il territorio raggiungendo dei livelli qualitativi di tutto rispetto per alcuni vini soprattutto a base di vitigni autoctoni.

negroamaro vigne

I vitigni autoctoni della Puglia

Partendo da nord, in provincia di Foggia nella zona nota come Daunia, troviamo vini San Severo DOC e Cerignola DOC. In quest’area i vitigni più diffusi sono il Bombino Bianco ed il Bombino Nero, il Sangiovese ed il Montepulciano, il Trebbiano Toscano e l’Uva di Troia (a bacca nera). Attorno a Bari, troviamo la zona di Castel del Monte, con i vini delle tre recenti DOCG: Castel del Monte Bombino Nero DOCNero di Troia Riserva DOCG e Rosso Riserva DOCG. In questa zona sono presenti anche l’Aglianico ed i più diffusi vitigni internazionali. Scendendo ancora troviamo sempre vicino a Bari, Gravina DOC, Martinafranca DOC e Locorotondo DOC. In questa zona si producono anche vini bianchi di spessore, con i vitigni Verdeca (Gravina), Bianco d’Alessano (Martinafranca) e Malvasia Bianca Lunga (Locorotondo). Più giù, nella penisola salentina, oltre al vitigno principale Negro Amaro e al Primitivo, troviamo la Malvasia Nera di Brindisi.

Le forme di allevamento

In Puglia tra le forme di allevamento della vite più diffuse vi è il tradizionale Alberello pugliese che è una forma di allevamento tipica della Puglia, in cui la vite viene allevata ad alberello, senza supporti di sostegno. La vite viene potata ad alberello con un solo tralcio principale, che viene poi curvato a forma di cesto. Questa forma di allevamento permette di ottenere una produzione limitata ma di alta qualità, in particolare per le varietà a bacca rossa, come il Primitivo e il Negroamaro. Altro sistema di allevamento tradizionale e molto diffuso è la Pergola pugliese. Questa prevede l’utilizzo di un traliccio sopra la vite, con i tralci che si sviluppano orizzontalmente su di esso. Questo sistema di allevamento è molto diffuso anche in Puglia per la coltivazione di varietà di uva a bacca bianca, come il Verdeca.

I vini della Puglia - Vinitaly 2018

Tra i sistemi più moderni di allevamento della vite si stanno diffondendo sempre di più, il Guyot che prevede la presenza di un tralcio principale, detto “asta”, che viene lasciato lungo circa un metro e mezzo o due metri. A partire da questo tralcio principale, si sviluppa poi 1 o 2 tralci laterali, detti “bracci”, sui quali vengono poi prodotti i grappoli d’uva. Questo sistema di allevamento è utilizzato soprattutto nella zona del Salento per la coltivazione di varietà a bacca nera, come il Primitivo. Un altro sistema di allevamento moderno sempre più applicato è il Cordone speronato che prevede la presenza di un tronco principale, detto “cordone”, dal quale si sviluppano i tralci laterali. In questo sistema di allevamento, i tralci vengono tagliati ogni anno ad un numero di gemme prestabilito, detto “sporone”, per limitare la produzione e aumentare la qualità dell’uva. Questo sistema di allevamento è utilizzato soprattutto per la coltivazione di varietà a bacca nera, come il Negroamaro.

Le denominazioni DOCG e DOC della Puglia

DOP – DOCG (vini a denominazione di origine controllata e garantita)

DOP – DOC (vini a denominazione di origine controllata)

Le denominazioni IGT della Puglia

  • Daunia IGT
  • Murgia IGT
  • Puglia IGT
  • Salento IGT
  • Tarantino IGT
  • Valle d’Itria IGT