I vini della Toscana
La Toscana è di sicuro, assieme al Piemonte, una delle regioni italiane sinonimo di vini di altissima qualità. Regione grande in tutti i sensi: come estensione geografica (23000 Kmq incluse le isole dell’Arcipelago Toscano), come superficie vitata (quasi 70000 ettari) e come numero di DOCG e DOC (11 le prime e 40 le seconde, incluse 6 IGT).
Il territorio e le caratteristiche pedoclimatiche
Il territorio della Toscana è prevalentemente collinare (il 67% collinare, il 25% montuoso e l’8% pianeggiante).

Supertuscan
La Toscana è nota al mondo per aver dato al termine “Supertuscan” relativo ai vini prodotti soprattutto nella zona di Bolgheri, aventi come precursore l’arcinoto Sassicaia. Questi vini intendevano portare un vento di novità in fatto di vitigni internazionali e di barriques in una regione dove regnava la tradizione del Sangiovese e delle botti grandi. In un periodo, per di più, nel quale la qualità della produzione tradizionale era quantomeno offuscata da scandali e polemiche. Da allora ne è passato di tempo, e la produzione locale ha fatto passi da gigante, facendo risaltare la qualità dei vini tradizionali, sicuramente più rappresentativi del territorio che non vini prodotti da vitigni internazionali e griffati dal flying winemaker di turno.

I vitigni autoctoni della Toscana
In Toscana ci sono diversi una serie di vitigni autoctoni, tra cui spicca il Sangiovese che è infatti il vitigno più diffuso in Toscana e produce vini rossi di grande carattere e personalità. Il Sangiovese è utilizzato per produrre alcuni dei vini più famosi della Toscana, come il Chianti, il Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano. Tra le varietà a bacca bianca invece abbiamo il Vernaccia di San Gimignano da cui si produce il vino omonimo caratterizzato da un aroma fruttato e un gusto secco e fresco e da una discreta longevità. Altra varietà a bacca bianca vi è il Trebbiano, che è il più diffuso nella regione, ma meno importante.

Interessante sono anche l’utilizzo e la diffusione di alcuni vitigni autoctoni che vengono utilizzati esclusivamente per assemblaggi e rivestono un ruolo secondario, ma che hanno nella regione una discreta importanza e diffusione. Il Canaiolo è un vitigno a bacca nera che viene spesso utilizzato come componente nella produzione di alcuni dei vini più famosi della Toscana, come il Chianti, che conferisce un aroma fruttato e un gusto tannico. Insieme a questo, vi è il Colorino, sempre a bacca nera, utilizzate anche questo principalmente nella produzione del Chianti. Ci sono anche altri vitigni autoctoni della Toscana che sono meno diffusi, come il Ciliegiolo, il Mammolo, il Pugnitello ed il Foglia Tonda. Tutti questi vitigni hanno caratteristiche uniche e sono utilizzati per produrre vini di alta qualità.

Le forme di allevamento
In Toscana, i sistemi di allevamento della vite più diffusi sono il Guyot e la spalliera. Il sistema di allevamento Guyot è caratterizzato da un tralcio principale, detto “asta”, che viene lasciato lungo circa un metro e mezzo o due metri. A partire da questo tralcio principale, si sviluppano poi 1 o 2 tralci laterali, detti “bracci”, sui quali vengono poi prodotti i grappoli d’uva. Questo sistema di allevamento è utilizzato soprattutto per le varietà di uva a bacca nera, come il Sangiovese.
Il sistema di allevamento a spalliera, invece, prevede l’utilizzo di fili orizzontali sui quali vengono poi legati i tralci laterali. Questo sistema è particolarmente adatto per le varietà di uva a bacca bianca, come il Vernaccia o il Trebbiano, ma viene utilizzato anche per le varietà di uva a bacca nera.

Oltre a questi due sistemi di allevamento, in Toscana sono presenti anche la Pergola ed il Cordone speronato, ma sono meno diffusi rispetto al Guyot e alla spalliera. Il sistema di allevamento a Pergola prevede l’utilizzo di tralci orizzontali che vengono sostenuti da pilastri di legno, mentre il Cordone speronato prevede la presenza di un unico tralcio principale, detto “cordone”, sul quale vengono poi prodotti i tralci laterali.
Le denominazioni DOCG e DOC della Toscana
La zona del Chianti comprende due DOCG, il Chianti Classico DOCG, cioè la zona tradizionale compresa tra Firenze e Siena, e la Chianti DOCG che abbraccia una zona vastissima compresa tra tutte le province toscane con esclusione di Massa-Carrara, Grosseto e Livorno, e che comprende le 7 sottozone Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Montespertoli e Rufina.

Sempre nel senese troviamo la zona di Montalcino (Brunello di Montalcino DOCG) i cui vini a base di Sangiovese sono ai vertici della produzione italiana, la DOCG Carmignano (minimo 50% Sangiovese, max 20% Canabio, 10-20% Merlot e Cabernet, da soli o congiuntamente), la DOCG Vernaccia di San Gimignano (vino bianco, vitigno Vernaccia) e più in giù la Val di Chiana DOC e il vino Nobile di Montepulciano DOCG (Sangiovese). In zona ci sono anche 15 DOC, tra cui merita ricordare le tre DOC del Vin Santo (del Chianti, del Chianti Classico e di Montepulciano). Al confine con la Liguria la DOC interregionale dei Colli di Luni (Lunigiana) caratterizzata per la presenza del Vermentino. Più in giù sotto le Alpi Apuane la zona di Candia (Candia dei Colli Apuani DOC) con bianchi a base di Vermentino e rossi a base di Sangiovese e Merlot. Da notare la tipologia di Vermentino Nero, vino rosso a base dell’omonimo vitigno.
Nella zona di Lucca la DOC Colline Lucchesi e la DOC Montecarlo, caratterizzata sia tra i vini a bacca rossa che a bacca bianca dalla presenza di vitigni di origine francese (Syrah per i rossi, Semillon, Sauvignon, e Roussanne per i vini bianchi). Menzioniamo anche Bolgheri per i summenzionati supertuscans (Bolgheri e Bolgheri Sassicaia DOC) e la recentissima Suvereto DOCG, ex sottozona della DOC Val di Cornia, elevata anch’essa a DOCG (Rosso della Val di Cornia DOCG). L’Isola d’Elba (Elba DOC) si caratterizza per i vitigni Aleatico (rosso) e Ansonica (bianco) e Trebbiano, qui noto come Procanico. Per finire, nella zona di Grosseto abbiamo 8 DOC tra le quali segnaliamo l’Ansonica Costa dell’Argentario DOC.

DOP – DOCG (vini a denominazione di origine controllata e garantita)
- Brunello di Montalcino DOCG
- Carmignano DOCG
- Chianti DOCG
- Chianti classico DOCG
- Montecucco Sangiovese DOCG
- Morellino di Scansano DOCG
- Elba Aleatico Passito DOCG
- Rosso della Val di Cornia DOCG
- Suvereto DOCG
- Vernaccia di San Gimignano DOCG
- Vino Nobile di Montepulciano DOCG
DOP – DOC (vini a denominazione di origine controllata)
- Ansonica Costa dell’Argentario DOC
- Barco Reale di Carmignano DOC
- Bianco dell’Empolese DOC
- Bianco di Pitigliano DOC
- Bolgheri e Bolgheri Sassicaia DOC
- Candia dei Colli Apuani DOC
- Capalbio DOC
- Colli dell’Etruria Centrale DOC
- Colli di Luni DOC
- Colline Lucchesi DOC
- Cortona DOC
- Elba DOC
- Grance Senesi DOC
- Maremma Toscana DOC
- Montecarlo DOC
- Montecucco DOC
- Monteregio di Massa Marittima DOC
- Montescudaio DOC
- Moscatello di Montalcino DOC
- Orcia DOC
- Parrina DOC
- Pomino DOC
- Rosso di Montalcino DOC
- Rosso di Montepulciano DOC
- San Gimignano DOC
- San Torpè DOC
- Sant’Antimo DOC
- Sovana DOC
- Terratico di Bibbona DOC
- Terre di Casole DOC
- Terre di Pisa DOC
- Val d’Arbia DOC
- Val di Cornia DOC
- Valdarno di Sopra DOC
- Valdinievole DOC
- Vin Santo del Chianti DOC
- Vin Santo del Chianti Classico DOC
- Vin Santo di Carmignano DOC
- Vin Santo di Montepulciano DOC
Le denominazioni IGT della Toscana
- Alta Valle della Greve IGT
- Colli della Toscana Centrale IGT
- Costa Toscana IGT
- Montecastelli IGT
- Toscana IGT
- Val di Magra IGT