Guida ai Vitigni d’Italia (autoctoni ed internazionali)

I vitigni in Italia sono numerosissimi, e moltissimi vengono riscoperti ogni anno, rivalutati da degli esperti nel settore che li utilizzano poi per proporre o “riproporre” antichi vini. In effetti nell’Ottocento i vitigni in Italia erano moltissimi di più (migliaia), ma con l’avvento di diverse malattie, ma soprattutto la filossera, una grandissima percentuale è andata persa. Nonostante che la ricchezza di diversità dei vitigni si sia fortemente ridimensionata, oggi l’Italia rimane ancora il paese con più vitigni al mondo.

Interessante notare come le tipologie di vitigno si siano diversamente diffuse nel passare degli anni, seguendo le mode, ma soprattutto le mentalità produttive. Questo ha creato un contesto dinamico nella panoramica dei vitigni utilizzati, ma soprattutto dei vini più in voga. Nei decenni passati, molti vitigni venivano piantati a discapito di altri vitigni, proprio per la spinta produttiva che giocava sulla quantità. Oggi invece si beve meno e meglio, e quindi il fattore della qualità ha preso il posto della quantità e quindi si sono abbassate le rese di produzione, ma soprattutto si stanno prediligendo vitigni con maggiore margine olfattivo, capaci di dare vita a vini strutturati e di qualità. Si ricerca soprattutto di ottenere il massimo da ciascun vitigno giocando su diversi parametri della preparazione del vino, ma soprattutto trovando le aree più vocate per ciascuno di essi.

Il mondo dei vitigni è interessante e molto variegato. Comprendere al meglio le diverse tipologie, le loro caratteristiche i loro aromi, ci aiuta molto a comprendere i vini con cui vengono prodotte.

Vitigni a bacca nera

Vitigni a bacca bianca

Vitigni Internazionali a bacca nera

Vitigni Internazionali a bacca bianca