Il Tintilia del Molise con Claudio Cipressi a Vinitaly 2022
Durante l’edizione di Vinitaly 2022, passeggiando per gli stand della regione Molise, sono passato per una degustazione presso Claudio Cipressi, un produttore che tanto ammiro per il suo lavoro con il Tintilia del Molise e per la qualità dei suoi prodotti. Ho deciso quindi di condividere con voi le esperienze degustative dei vini proposti.

La scoperta e la rivalutazione del Tintilia è piuttosto recente, dato che fu ritenuto quasi estinto negli anni Novanta, e poi confuso con il Bovale grande della Sardegna. Sono state persone come Claudio Cipressi a scoprire il valore di questo vitigno, favorendo e contribuendo al suo ripopolamento nella regione. Oggi il Tintilia è il vitigno autoctono rappresentativo della regione Molise, e dopo due decadi di produzione, vi sono sul mercato vini di grande qualità facilmente accessibili a tutti.
Tre versioni del Tintilia proposte da Claudio Cipressi
Proprio per questo motivo, oggi vi voglio parlare di vini ottenuti interamente utilizzando questo vitigno e proposti nello stand di Claudio Cipressi a Vinitaly 2022. Si tratta di tre diverse etichette, di cui la prima versione è uno spumate Metodo Classico Pas Dosé ottenuto vinificando in bianco questo vitigno a bacca rossa e chiamato appunto Blanc de Noir, mentre le altre due sono due differenti interpretazioni del Tintilia del Molise DOC, Tintilia 66 e Macchiarossa, le cui peculiarità le vedremo nelle degustazioni seguenti.
Spumante Metodo Classico Pas Dosé Blanc de Noir
Questo spumante metodo classico viene ottenuto interamente dal vitigno tintilia, le cui uve vengono raccolte manualmente nella seconda decade di agosto in cassette e poi vengono vinificate in bianco mediante pressatura soffice e decantazione del mosto fiore per 48 ore a 15°C. Fermentazione in acciaio e poi subisce un lungo affinamento di 36 mesi sui lieviti.

Spumante dal colore giallo paglierino dai riflessi vivaci e cristallini e intarsiato da una spuma fine e persistente. Al naso si esprime all’inizio con richiami estivi di fiori gialli di campo, fieno e ginestra, più delicate e fini si distinguono le percezioni fruttate di mela gialla e buccia di cedro. A seguire si percepiscono dallo sfondo una fresca mineralità e le fragranze dei lieviti che ne ampliano il bouquet. Il sorso è avvolgente, rinfrescante, che lascia dietro di sè una scia fresca lievemente agrumata.
Tintilia del Molise DOC Macchiarossa
“La tintilia per me è il Macchiarossa. E’ il mio vino, me lo sento mio, ci sento il vitigno ed il territorio. Questo vino fa solo acciaio. I sentori speziati sono dati dal vitigno, dal vinacciolo legnoso che dà quella nota tostata. Se si passa questo vino in legno, si perde tutto“
Da queste frasi si capisce immediatamente lo spirito di come Claudio Cipressi voglia esprimere una sua idea di vino rosso di Tintilia, e lo ha fatto in maniera eccezionale, producendo il Macchiarossa.

Questo vino si presenta di un bel rosso rubino scuro e profondo. Molto intenso nei profumi, con una esplosione di frutta fresca, ciliegia, visciola, frutti di bosco. Anche note più scure di sottobosco. Si trovano anche note speziate come cannella, chiodo di garofano e pepe. C’è anche quel leggero floreale del rosato (rosa). Una leggera venatura balsamica che ricorda il ginepro, un po’ di eucalipto. Ha profumi evoluti senza mai aver fatto affinamento in legno. Un vino dal bouquet complesso. In bocca si trova un vino di ottima struttura, con equilibri tra sapidità, freschezza e le note calde. Ottima persistenza, lunga e coerente tra gusto e profumi di macchia balsamica.
Tintilia del Molise DOC Tintilia 66
“E’ un terreno totalmente diverso rispetto a quello del Macchiarossa. Un terreno molto argilloso. 66 è il numero della particella. Questo vino subisce un passaggio in legno, con 3 anni di affinamento in tonneau e ultimamente in tini da 30 hl. Si deve scegliere il vino giusto. Questo terreno regala al vino una maggiore struttura, maggiore estratto, adatto per poter essere affinato in legno. Un vino diverso, più complesso, forse anche un po’ rotondo e pieno, diverso da quello del Macchiarossa che invece esprime il territorio“
Il terzo vino quindi è un Tintilia del Molise DOC completamente diverso dal precedente. Una diversa versione adatto per chi ama i vini dalle lunghe evoluzioni e dal lungo affinamento in legno.

Il colore questa volta è ulteriormente più scuro e profondo, non presenta più alcuna trasparenza e con i bordi leggermente granati. Le note ed i sentori sono più scuri, fitti ed intensi. La conserva di frutti di bosco è la prima immagine che ci viene in mente, arricchita da ulteriori nuance di fiori rossi come rose e gerani. Arrivano anche note complesse come il legno di cedro, la maggiorana ed il ginepro. Ma a dare corpo a questo bouquet sono le note speziate scure che ricordano molto il pepe nero. Le spezie sono un po’ più scure, dove il pepe predomina. Troviamo nuovi sentori, come il tabacco biondo, cannella. Al gusto ritroviamo un tannino aggressivo, una buona freschezza, con una buona pienezza in bocca. Un vino più adatto alla degustazione. Vino con passaggio in legno. Vino evoluto e maturo.