La Cantina Rafin ad AIS Fiumicino-Ostia

La sera del 20 Aprile 2023, nell’Hotel Tiber, la sede della delegazione AIS Fiumicino-Roma, si è tenuto un importante appuntamento tra i sommelier associati ed il produttore della Cantina Rafin di Montefalco (Perugia): Bruno Rafin. Durante l’evento, organizzato dal delegato AIS Ilaria de Donato, affiancata dalla sommelier Sonia Scala, si è svolta una degustazione guidata dal sommelier-relatore Angelo Petracci, dove sono state presentate alcune etichette del produttore, alcune di queste, proposte in diverse annate. La serata è stata quindi un appuntamento piacevole per conoscere meglio uno dei produttori del Sagrantino di Montefalco DOCG e di altri vini tipici della zona.
La Cantina Rufin
Nella zona più classica e centrale del famoso Sagrantino di Montefalco DOCG, vi sono i vigneti della cantina Rafin, che si distribuiscono su ben 5 ettari di terreno, in cui possiamo trovare i vitigni più importanti per la produzione dei vini locali: le varietà rosse Sagrantino, Sangiovese, Merlot e le varietà biache Trebbiano spoletino e Grechetto. La nascita di questa azienda è dovuta esclusivamente a Bruno Rafin, che una volta scoperto questo particolare territorio ne è rimasto così affascinato da fondare la propria cantina vitivinicola, continuando così una tradizione che si perde nei secoli, quella stessa tradizione che ha fatto raggiungere ai vini di Montefalco le vette dell’enologia mondiale.

Bruno Rafin, dopo un’analisi del territorio, ha scelto alcuni appezzamenti di terreno da destinare a vigneti, e realizzato in seguito diversi impianti specializzati per i diversi vitigni autoctoni della zona. La Cantina Rafin infatti oggi produce tutti i vini più rappresentativi della zona:
- Montefalco Sagrantino DOCG
- Rosso di Montefalco DOC anche Riserva
- Grechetto dei Colli Martani DOC
- Trebbiano Spoletino DOC
Nonostante le diverse varietà di vitigno utilizzate, il produttore ha scelto come sistema di allevamento il cordone speronato, un sistema generalmente utilizzato per le varietà a bacca rossa, preferendolo per le sue particolari caratteristiche che rendono più controllabile la resa, la pulizia e la potatura ed applicandolo anche per le varietà bianche per natura più produttive.
Quindi al momento attuale, tra i vigneti dell’azienda Rafin si possono ripartire 3 zone specifiche denominate:
- La Conca (1ha) destinata alla produzione del Montefalco Sagrantino DOCG
- La Valle della Fonte (1.5ha) destinata anch’essa al Montefalco Sagrantino DOCG
- Camiano (2.5ha) destinata al Sangiovese, al Merlot e al Grechetto.
Degustazione
Dopo una prima parte in cui il produttore Bruno Rafin ha parlato della sua azienda, delle tecniche di produzione applicate in cantina e rispondendo alle numerose domande esposte dai partecipanti, si è passato poi ad una degustazione di alcune delle sue etichette di vino, alcune delle quali presentate in diverse annate, in modo da poter valutare insieme pregi e caratteristiche delle influenze dei diversi anni di produzione.

Tra i vini degustati ho deciso di riproporvi alcuni di questi che hanno maggiormente espresse le loro qualità durante la degustazione:
- Grechetto dei Colli Martani DOC 2021
- Trebbiano Spoletino DOC 2019
- Rosso di Montefalco DOC 2018
- Sagrantino di Montefalco DOCG 2011
- Sagrantino di Montefalco DOCG 2010
Grechetto dei Colli Martani DOC 2021
Grechetto 100% ( Grechetto dei Colli Martani 50% e Grechetto di Orvieto 50%)
Gli impianti sono a cordone speronato con una resa del 80q/ha e 2000 bottiglie di produzione. Le uve vengono raccolte manualmente e poi sottoposte a pressatura soffice in modo da ottenere il migliore mosto fiore. Nessuna macerazione e fermentazione con lieviti naturali o inoculati a seconda delle annate. Affinamento in acciaio per 6 mesi. Nonostante questo vino entri in commercio nel 2021, data la longevità di questa tipologia di vino, sarebbe raccomandabile degustarlo dopo diversi anni.

Al calice, questo vino si presenta con uno sgargiante giallo paglierino vivace ed brillante, di intensa luminosità. Nonostante la mancata macerazione, questo vino si presenta di un colore intenso e quindi preannunzia una discreta struttura, questo probabilmente grazie alla natura argillosa dei terreni da cui viene prodotto. Al naso, infatti risulta intensamente profumato: mela gialla, mandorla fresca e fiori gialli di campo freschi e primaverili si lasciando percepire netti e ben identificabili. In bocca risulta piacevolmente fresco, grazie anche ad una bella spalla sapida ed equilibrato da una discreta struttura ipotizzata durante l’analisi visiva. Un ottimo vino, fresco, armonico e di buona beva, che lascia una scia minerale per alcuni secondo dopo la beva. Questo vino, per le sue caratteristiche, è adatto per piatti di carni bianche arrostite che si sposano perfettamente con la freschezza del vino. Lenticchie, pasta genovese sono altri ottimi abbinamenti.
Trebbiano Spoletino DOC 2019
Le vigne del trebbiano spoletino tendono ad essere molto produttive, ma la resa è controllata grazie all’allevamento a cordone speronato che ne riduce la resa in favore della qualità. Fase di raccolta come il grechetto (raccolta a mano, mosto fiore con pressatura soffice). Seguono però un periodo di lungo affinamento in acciaio di ben 20-30 mesi. A seguire altri 4 mesi di affinamento in bottiglia,

Questo vino si presenta al calice con un vigoroso giallo paglierino molto tendente al dorato, anch’esso brillante e luminoso. Intensamente profumato, si esprime principalmente con sentori fruttati gialli e maturi. Di fondo si percepiscono note floreali ed aromatiche, gialle ed estive. In bocca ha una struttura morbida, setosa, tendente più alle morbidezze che alla mineralità o alla sapidità. La freschezza vivace alleggerisce la struttura rendendo più gradevole la beva. Scia persistente calda. Questo vino ben si adatta a abbinamenti con piatti più strutturati rispetto al precedente o con una carica maggiore come zuppa di legumi, formaggi, ricotta e coniglio arrosto o alla cacciatora.
Montefalco Rosso DOC 2018
60% Sangiovese, 25% Merlot e 15% Sagrantino
Le uve vengono raccolte rigorosamente a mano e poi pressate a freddo. Il mosto ottenuto viene sottoposto a macerazione per almeno 40-45 giorni. Affinamento di 9 mesi in botti di legno rovere francese da 15hl realizzate in Austria e a tostatura media. A seguire ulteriori 6 mesi di affinamento in bottiglia.

Rosso rubino tendente al granato, con ampi archetti al bordo del calice. Al naso risulta intenso e profumati con un ampio bouquet fine e speziato. Sentori di petali di fiori rossi leggermente passiti predominano su un sottofondo elegante di spezie delicate che si lasciano intuire gradualmente. In bocca il vino risulta fresco, piacevole, con un equilibrio che ne conferisce eleganza tra freschezza, una lieve tannicità e calore. Scia floreale anche sul finale.
Sagrantino di Montefalco DOCG 2011
Sagrantino 100%
Totalmente ottenuto da uve sagrantino raccolte a mano, questo vino viene ottenuto con un procedimento molto simile al vino precedente. A cambiare sono l’affinamento in legno che perdura per ben 12 mesi sempre in botti di rovere ed il maggiore tempo di affinamento in bottiglia legato alla particolare tipologia del sagrantino che richiede tempi enormi per poter maturare.

Al calice questo vino si presenta di un colore rosso rubino scuro, con riflessi granati, ma vivace ed intenso. Gli aromi sono all’inizio leggermente chiusi e si lasciano trapelare in un secondo tempo aprendosi gradualmente. Note scure di frutta sovrammatura lasciano immediatamente spazio ad un ampio bouquet di sentori terziari: cuoio, foglie di tabacco, legno di liquirizia, note ferrose, petali di rosa nera appassiti, sono solo alcuni delle sue tante espressioni olfattive. In bocca risulta giustamente tannico, con la sua astringenza ormai piacevole e vellutata che conferisce struttura insieme ad una presente freschezza ed una discreta spalla alcolica. Lunga la persistenza sul finale scura e speziata che lascia la bocca piacevolmente appagata.
Sagrantino di Montefalco DOCG 2010
Sagrantino 100%
La lavorazione di questo vino è identica a quella del precedente, cambia solo di annata, il 2010 che come ci ha informato il produttore è stata un’annata eccezionale per il Sagrantino.

Incredibilmente, e nonostante il suo aspetto al calice simile al vino precedente con il suo cuore rubino scuro e profondo tendente al granato, è al naso che si notano immediatamente le differenze. Meno maturo del precedente, risulta meno spinto vento il terziaro o almeno nella sua evoluzione, con un bouquet che si esprime intorno a note nere e speziate meno evolute del precedente: china, ematite, liquirizia, frutta scura che ricorda un po’ le more o i mirtilli in confettura, pepe nero. In bocca risulta più corposo e con una struttura maggiore rispetto al vino precedente, i tannini risultano più morbidi e setosi, e la freschezza maggiore comunque rende ancora equilibrata la sensazione al palato. Risultato un vino più armonico, piacevole anche a chi non ama l’astringenza dei tannini. Scia durevole fruttata con note di liquirizia sul finale.