Roberto Anesi è il Miglior Sommelier d’Italia 2017
Roberto Anesi è il nuovo Miglior Sommelier d’Italia. Si aggiudica questo titolo, vincendo il Consorso Miglior Sommelier d’Italia 2017 sostenuto dall’Istituto Trento DOC e dall’Associazione Italiana Sommelier.
Il concorso Miglior Sommelier d’Italia 2017
Come avevamo annunciato in un precedente articolo, si è svolto a Taormina il 51° Congresso dell’Associazione Italiana Sommelier, dove si è tenuta la premiazione del nuovo Miglior Sommelier d’Italia 2017, che ha visto contendersi i migliori sommelier d’Italia provenienti da tutto il territorio nazionale. Alla fine solo quattro finalisti sono rimasti a contendersi il titolo:
- Roberto Anesi (Trentino Alto Adige)
- Massimo Tortora (Toscana)
- Andrea Sala (Lombardia)
- Carlo Pagano (Molise)
Nella splendida Sala degli Specchi dell’Hotel San Domenico Palace di Taormina, i contendenti si sono cimentati in diverse prove, tutte allo scopo di mettere in evidenza a 360 gradi le qualità e le abilità che un sommelier deve sapere od eseguire al meglio:
- abbinamento teorico cibo-vino
- conoscenza della lingua straniera
- decantazione e servizio di un vino rosso
- degustazione e descrizione di un vino
- comunicazione di un vino, del suo territorio e dei suoi personaggi.
Alla fine delle prove è risultato vincitore Roberto Anesi che è il nuovo Miglior Sommelier d’Italia 2017.
Roberto Anesi – Il vincitore
Roberto Anesi, originario della Val di Fassa (Trento), è sommelier professionista al ristorante El Pael di Canazei (Trento). Diplomatosi alla Wine and Spirit Education Trust, ha ottenuto anche un Master in marketing e comunicazione del vino presso la SDA Bocconi di Milano, e un master in Tecnica di Servizio. Attualmente è Relatore AIS. Nel 2008 ha guadagnato il titolo di Miglior Sommelier del Trentino.
Da oggi, potrà vantarsi anche del titolo di Miglior Sommelier d’Italia.
Ecco le sue parole rilasciate subito dopo la vittoria : «Sono lusingato di questo premio, non sono solo il primo fassano a prenderlo, ma anche il primo della Regione Trentino Alto Adige». «Diciamo che la mia vocazione è nata in azienda, perché la mia famiglia ha un albergo a Canazei e io sono nato in questo clima di accoglienza turistica. In realtà – spiega – avevo studiato Ragioneria, per la gestione dell’azienda. La scintilla che mi ha fatto innamorare del vino è stato un corso Ais per sommelier che feci nel 1997, avevo 25 anni e pensavo che, dovendo dirigere il personale di sala, era giusto essere aggiornati e professionali. Da lì un percorso di studi che mi ha portato ad essere sommelier professionista, poi degustatore, fino a frequentare il Master Wine Institute a Londra dove ho visto un approccio completamente diverso al mondo dei vini».