Wine Spectator 2020 – La classifica dei migliori 100 vini al mondo
Fin dal 1988, ogni anno la rivista Wine Spectator ha pubblicato una classifica di 100 vini provenienti da tutto il mondo, che considerano i migliori vini dell’anno. Anche quest’anno è stata da poco pubblicata la classifica relativa al 2020. Tra i primi dieci, purtroppo sono solo 2 i vini italiani che quest’anno si aggiudicano tale riconoscimento.

La classifica di Wine Spectator rappresenta per noi un ottimo punto di riferimento per comprendere il mercato americano e come giudica i nostri vini rispetto alla produzione mondiale. La selezione rispecchia quindi il gusto statunitense che oltre alla qualità, tiene conto anche del valore e della disponibilità sul mercato degli USA.
I primi 10 Vini al Mondo
Ecco l’elenco dei primi 10 Vini al Mondo giudicati da Wine Specator per l’anno 2020.

- Bodegas Marqués de Murrieta Rioja Castillo Ygay Gran Reserva Especial 2010
- Aubert Pinot Noir Sonoma Coast UV Vineyard 2018
- San Filippo Brunello di Montalcino Le Lucére 2015
- Mayacamas Cabernet Sauvignon Mount Veeder 2016
- Domaine de la Vieille Julienne Châteauneuf-du-Pape Les Trois Sources 2016

- Kistler Chardonnay Russian River Valley Vine Hill Vineyard 2017
- Massolino Barolo 2016
- Bodega Piedra Negra Chacayes Los Chacayes 2015
- Beaux Frères Pinot Noir Ribbon Ridge The Beaux Frères Vineyard 2018
- Bollinger Brut Champagne La Grande Année 2012
Come possiamo vedere dalla classifica sono solo due le etichette italiane che per quest’anno si vanteranno di tale pregio, il Brunello di Montalcino DOCG San Filippo ed il Barolo DOCG Massolino.
Il Vincitore
La Spagna quest’anno è la grande protagonista di Wine Spectator, con moltissimi vini presenti in classifica tra i migliori 100 vini e soprattutto per il miglior classificato: Bodegas Marqués de Murrieta Rioja Castillo Ygay Gran Reserva Especial del 2010.

Questo particolare vino è originario di Rioja, una delle zone vinicole della Spagna più valorizzate al mondo per la qualità e la tradizione dei vini ivi prodotti. L’azienda vincitrice la Marqués de Murrieta è una delle aziende più antiche essendo fondata nel lontano 1850. Acquistata da Vicente Cebriàn negli anni ’80, è ora nelle mani del figlio che dopo diverse innovazioni ha portato la cantina ad essere riconosciuta a livello mondiale. E questo riconoscimento ne è uno dei frutti.

Il vino Castillo Ygay è infatti la punta di diamante dell’azienda Murrieta, ottenuto con un blending di Tempranillo, invecchiato in botti di rovere americano, ed una piccola percentuale di Mazuelo, invecchiato in rovere francese. Una volta assemblato il Castillo Ygay, viene poi lasciato affinare per circa un decennio in cantina prima di poter essere rilasciato sul mercato.
Al 3 posto il primo tra gli Italiani, il Brunello della San Filippo
Sul podio abbiamo al terzo posto il Brunello di Montalcino DOCG dell’azienda San Filippo, primo tra tutti i vini italiani.

Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino ha dichiarato a proposito: “Siamo felici di questo riconoscimento perché darà una mano importante a tutta la denominazione e ci complimentiamo con un’azienda, la San Filippo, che come nella nostra migliore tradizione persegue da tempo la qualità totale. Ma siamo anche particolarmente orgogliosi della nostra annata 2015 che ci ha permesso di limitare i danni in questo tragico anno. È un prodotto che stupisce per una qualità media forse senza precedenti, ma che dovrà condividere la scena con la 2016, annata considerata straordinaria ancora prima di essere messa in commercio“.

Grande felicità e soddisfazione vanno soprattutto a Roberto Giannelli, proprietario dell’azienda San Filippo, fiorentino di nascita e che si occupava di trading immobiliare fino a una ventina di anni fa. Da sempre amante del vino, cominciò a frequentare il mondo delle cantine effettuando varie visite enoturistiche. Poi, nel 2003, durante una visita alle cantine di Montalcino si è presentata per lui un’occasione: il poter rilevare la cantina San Filippo. Ecco quello che rilasciato durante un’intervista: “Certo, non è stato uno scherzo. Avevo 37 anni e parliamo di una proprietà di 22 ettari di cui 10 vitati. Ma il sistema bancario a quel tempo ti aiutava, ho avuto il supporto di alcuni produttori. E poi, semplicemente, mi ero innamorato di Montalcino. Così ho ceduto le mie partecipazioni e mi sono lanciato nel mondo del vino, misurandomi con uno dei territori enoici più prestigiosi“.
Grazie alle sue scelte e alla sua passione, dopo tutti questi anni, un terzo posto nella classifica dei migliori 100 vini del mondo da parte di Wine Spectator è un ottimo riconoscimento.
Gli altri italiani classificati tra i primi 100
Ecco gli altri 14 vini italiani classificati e le loro posizioni in classifica
- 11. Castello di Volpaia Chianti Classico Riserva 2016
- 13. Tolaini Cabernet Sauvignon Toscana Legit 2016
- 16. Caprili Brunello di Montalcino 2015
- 20. Caiarossa Toscana Pergolaia 2016
- 24. Produttori del Barbaresco Barbaresco Rabajà Riserva 2015
- 32. Foradori Manzoni Bianco Vigneti delle Dolomiti Fontanasanta 2018
- 36. Marchesi de’ Frescobaldi Chianti Classico Tenuta Perano 2015
- 39. Boscarelli Vino Nobile di Montepulciano 2016
- 47. Vietti Barbera d’Asti Tre Vigne 2017
- 49. Istine Chianti Classico 2016
- 54. Travaglini Gattinara 2015
- 60. Il Conte Villa Prandone Rosso Piceno Superiore Marinus 2017
- 74. Jermann Pinot Grigio Friuli 2017
- 99. Grifalco della Lucania Aglianico del Vulture Gricos 2017
Quindi l’Italia si aggiudica circa il 16% della classifica mondiale.
Per vedere la classifica completa visitate il sito ufficiale di Wine Spectator.