Moscato d’Asti Canelli sarà la nuova DOCG del Piemonte
Il 15 aprile 2019 la sottozona dell’Asti DOCG, Moscato d’Asti Canelli ha ottenuto dal Consorzio per la Tutela dell’Asti il riconoscimento come DOCG indipendente. Questo primo step ha dato inizio quindi ad un iter che dovrebbe portare nel 2020 alla produzione delle nuove etichette. Nel frattempo si dovranno effettuare tutti gli step necessari per ottenere tale titolo: Regione, Governo e Bruxelles.

Moscato d’Asti Canelli sarà la nuova DOCG del Piemonte
Grazie ad un provvedimento del Consorzio dell’Asti approvato all’unanimità, si apre la strada alla creazione di una nuova Denominazione di origine controllata e garantita. L’attuale sottozona sottozona del Moscato d’Asti, Canelli, verrà promossa come DOCG a se stante.
Il presidente del Consorzio, Gianmario Cerutti, ha dichiarato: “Fatto il primo passo nei prossimi mesi la pratica dovrà passare alla Regione Piemonte e poi a Roma e a Bruxelles”. Quindi sono partiti i lavori per la realizzazione ufficiale di questa DOCG, che probabilmente non avremo prima della vendemmia 2020.
Comunque vediamo le caratteristiche ed i numeri che andranno a comporre questa nuova DOCG. Considerando i produttori che andranno ad entrare in merito alla nuova DOCG, l’imbottigliato del primo semestre del 2019 sfiora le 200 000 bottiglie. L’obiettivo sarà quello di accrescere ulteriormente la produzione.
La zona di produzione si estende tra il Sud Astigiano e la Langa, coprendo il territorio di 23 comuni in un’area ad alta vocazione del moscato bianco, con un area totale vicina ai 100 ettari. Le aziende aderenti all’Associazione coinvolte nella produzione del Moscato Canelli sono ben 19 (80% del totale).