Pigato

Area di produzione: Liguria
Il Pigato
Il Pigato è un biotipo del Vermentino, e il suo nome deriva dalla trasposizione dialettale “pigau“, che significa macchiettato, ma alcuni lo farebbero derivare addirittura dal latino “picatum”, il vino aromatizzato con pece del tempo dei Romani.

Riguardo alla documentazione storica, non vi sono tracce del pigato in quanto tale, ma lo ritroviamo per la prima volta nelle etichette del vino di fine Ottocento come “vermentino pigato”. Il termine pigato più che ad indicare un vitigno, ne specifica un aggettivo. Si trattava quindi di un vitigno con le pighe, cioè puntinato (dal termine dialettale pigàu). Oggi è chiaro che l’origine del Pigato siano da far ascendere ad una mutazione spontanea del vermentino. Questo mette in luce il fatto di condividere il genoma con esso, quindi si possono considerare stesso cultivar, ma biotipi diversi.
Il Pigato è iscritto nel Registro Nazionale delle Varietà della Vite dal 1970, nello stesso anno in cui distintamente è stato iscritto il Vermentino. Possono quindi ancora essere considerati separatamente.
Diversamente dal vermentino che ha una zona di produzione piuttosto vasta che coinvolge diverse regioni, mentre il pigato è presente solo nell’areale descritto dalla Riviera Ligure di Ponente DOC, che copre le province di Savona, di Imperia e di Genova (solo i comuni di Arenzano e Cogoleto).
Il Pigato è un vitigno di non facile coltivazione, e deve essere tenuto sempre sotto controllo, in particolare nelle fasi precedenti alla vendemmia a causa della sua bassa acidità.
Vini ottenuti con il vitigno Pigato
Il vino ottenuto dal vitigno pigato ha colore giallo paglierino con riflessi dorati. Dotato di note olfattive ampie ed eleganti, svela sentori di pesca matura, erba e fiori campestri. Le note di muschio marino anticipano un sapore completo e gradevole. In bocca si ritrova poi una ricca struttura e accentuata morbidezza.
Fino ad alcuni decenni fa, il pigato veniva impiegato per produrre vini destinati al consumo immediato. Oggi sono sempre di più i produttori che si dedicano alla produzione di vini più longevi in grado di mostrare un andamento evolutivo nel tempo. La sua vinificazione rimane comunque prettamente in acciaio, anche se non mancano casi di uso del legno.
Occasionalmente può essere una componente minore in bianchi secchi ed è presente, per almeno il 95%, nel Pigato della Riviera Ligure di Ponente DOC, unica denominazione rappresentativa del vitigno.
Liguria
- Riviera Ligure di Ponente DOC
- Colline del Genovesato IGT
- Colline Savonesi IGT
- Liguria di Levante IGT
- Terrazze dell’Imperiese IGT
Sentori del vitigno Pigato

Pesca gialla

Fiori di campo