Pignoletto

Area di diffusione: Emilia Romagna
Pignoletto
Il pignoletto è un vitigno a bacca bianca autoctono dei Colli Bolognesi, famoso per la produzione di vini bianchi frizzanti con lo stesso nome. In realtà si è poi scoperto che geneticamente è identico al Grechetto Gentile, nome che rimane limitato alla regione Umbria.
Si ritiene che il nome derivi da un vino chiamato pinus laetus (pino lieto), descritto da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia , che lo definisce “non dolce abbastanza per essere buono” e quindi non particolarmente apprezzato, poiché è noto che gli antichi romani amavano il vino dolcissimo. Quindi da tali testimonianze è molto presumibile che già al tempo dei romani questo vitigno fosse già noto.

Documentazioni più recenti, le abbiamo con Tanara, nel 1654, che nel suo trattato Economia del Cittadino in Villa, fa precisi riferimenti ad uve pignole che sono coltivate nelle colline della provincia bolognese, anche se è sempre stato caratterizzato come altro vitigno con ampelografia similare. Già all’epoca si faceva un bianco frizzante, leggero, piacevole quanto semplice.
Pur essendo limitato all’Emilia Romagna, questo vitigno deve aver viaggiato in diverse epoche storiche, dato che lo ritroviamo appunto come Grechetto gentile in Umbria, ma persino come pallagrello di Caserta (da non confondere con il pallagrello bianco).
Vini ottenuti utilizzando il vitigno Pignoletto
Il Pignoletto viene principalmente utilizzato per la produzione di un vino bianco spesso frizzante o in formato spumante limitatamente alla regione Emilia Romagna. La denominazione principale che lo rappresenta in modo esclusivo è Colli Bolognesi Classico Pignoletto DOCG. Oppure lo troviamo come componente principale in molti vini DOC e IGT dell’Emilia Romagna.
Emilia Romagna
- Colli Bolognesi Classico Pignoletto DOCG
- Colli Bolognesi DOC
- Colli d’Imola DOC
- Colli di Faenza DOC
- Modena DOC
- Reno DOC
- Bianco di Castelfranco Emilia IGT
- Emilia IGT
- Forli’ IGT
- Ravenna IGT
- Rubicone IGT