Sagrantino

Area di diffusione: Umbria
Il Sagrantino è un vitigno a bacca rossa autoctono dell’Umbria, diffuso in particolare nella zona di Montefalco in provincia di Perugia. L’area di produzione è limitata ai pendii collinari in buona esposizione dei comuni di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria.

Per quanto riguarda le sue origini, si ipotizza l’introduzione in questo territorio da parte dei monaci Francescani di un vitigno spagnolo, altri invece ne ipotizzano un’origine greca, importato da monaci bizantini. In entrambe i casi l’introduzione sembrerebbe risalire al Medioevo, è infatti quasi sicuro che il vitigno non fosse presente in zona prima del XII secolo.
Il vitigno Sagrantino, (da sacro o sagra religiosa) come anche dice il nome, fu fortemente legato alle comunità religiose medievali. Infatti il vino in questo periodo giocava un ruolo molto importante durante i riti e le cerimonie religiose ed era quindi compito dei monaci, quello di curare le vigne e di lavorare in cantina. In documenti risalenti al XIV secolo si possono ritrovare le regole per la cura delle vigne e nel 1540, da un’ordinanza comunale, si riportano le date per la vendemmia.

Vini ottenuti utilizzando il Sagrantino
Da questo vitigno si ottengono principalmente due tipologie di vino: secco e passito. Il secco, chiamato appunto Sagrantino di Montefalco DOCG, è uno dei più grandi vini rossi italiani. Si presenta di un bel colore rubino tendente al granato, dal profumo di more di rovo e dal gusto caldo e speziato.
L’altra tipologia di vino, sempre nella stessa DOCG, è il Sagrantino di Montefalco Passito. La sua gradazione alcolica minima è di 14,5° e deve essere invecchiato per almeno 30 mesi prima di venire immesso sul mercato.

In entrambe i casi, il sagrantino è un vitigno che richiede molto tempo. La cosa migliore è quella di gustare il vino tra il quarto e il sesto anno, quando è al suo apice.
Altra tipologia di vino, in cui il sagrantino si trova in associazione con il Sangiovese è il Montefalco Rosso DOC. Il vino ha una gradazione minima di 12° e deve essere invecchiato per almeno 18 mesi. Quando ha raggiunto un minimo di 30 mesi di invecchiamento e ha una gradazione minima di 12.5°, può essere etichettato come Riserva.
Umbria
- Montefalco Sagrantino DOCG
- Montefalco DOC
- Allerona IGT
- Bettona IGT
- Cannara IGT
- Narni IGT
- Spello IGT
- Umbria IGT
Toscana
- Alta Valle della Greve IGT
- Costa Toscana IGT
- Montecastelli IGT
- Toscana IGT
- Val di Magra IGT
Marche
- Marche IGT
Molise
- Osco IGT
- Rotae IGT