Tazzelenghe

Tazzelenghe

Area di diffusione: Friuli Venezia Giulia
Il Tazzelenghe è un vitigno a bacca nera, autoctono friulano. Questo vitigno ha avuto origine proprio in questa regione e nei secoli è rimasto circoscritto sempre nella stessa zona senza diffondersi. Lo troviamo descritto dal Molon nella sua Ampelografia, citato anche dal Marzotto nel volume Uve da vino e descritto dal Poggi nel suo Atlante dei vini friulani.
L’esatta zona d’origine sicura è a tutt’oggi sconosciuta, ma certamente faceva parte di quel grande gruppo di vitigni autoctoni diffusi sulle colline friulane ed ora quasi tutti scomparsi. La scomparsa di questi vitigni è dovuta principalmente all’arrivo dei vitigni francesi come Merlot, Cabernet e i Pinot. Di questo numeroso gruppo si sono salvati, ed in modo fortuito, oltre che al Tazzelenghe, anche il Pignolo, lo Schioppettino ed il Refosco.
Il nome Tazzelenghe, o Tacelenghe, è dovuto principalmente all’altra acidità e livello di tannino presente nei vini ottenuti da esso. Infatti il nome è una combinazione tra i termini dialettali “tazze” (tagliare) e “lenghe” (lingua). Proprio ad indicare le sue caratteristiche predominanti e l’effetto che aveva sulla lingua “taglialingua”.
Tali caratteristiche comunque lo rendono adatto ad un lungo affinamento in legno (in particolare nelle barrique), che lo porta ad esprimere appieno il suo vero potenziale. Infatti, oggi il tazzelenghe produce vini robusti, fascinosi e soprattutto longevi.
Vini prodotti con il Tazzelenghe
Friuli Venezia Giulia
- Friuli Colli Orientali DOC
- Trevenezie IGT
- Venezia Giulia IGT