Verdicchio

Verdicchio
Area di produzione: Marche

Il Verdicchio è un vitigno a bacca bianca autoctono delle Marche e per la sua importanza e peculiarità ne è anche diventato il simbolo.
Sinonimi del Verdicchio e probabili origini
Nonostante il Verdicchio sia diffuso esclusivamente in questa regione e principalmente nella zona centrale (Ancona e Macerata), le sue origini sembrerebbero risalire al Veneto, in cui è presente con un altro nome: Trebbiano di Lugana o Trebbiano di Soave. Fu probabilmente una migrazione di contadini a portare questo vitigno nelle Marche. Nel XV secolo un gruppo di contadini scesero dal Veneto seguendo la costa dell’Adriatico per fermarsi nelle parti di Ancona e cominciare a coltivare il Verdicchio sulle colline dei castelli di Jesi. Altri sinonimi del Verdicchio sono il Peverella ed il Pfefferer.

Storia del Verdicchio
Riguardo a questo vitigno sono giunte sino ad oggi moltissime documentazioni riguardo la presenza e la produzione di questo vitigno nelle zone attuali. Di Rovasenda (1877) già descrive questo vitigno considerandolo la varietà di bacca bianca più pregiata delle Marche. Comunque, la prima volta che si pronuncia la parola “Verdicchio” per indicare questo vitigno risale a molto più indietro nel tempo, e precisamente nel 1569. Giusto dieci anni più tardi il notaio di Matelica Niccolò Attucci indica il Verdicchio come uva della sua città. Comunque dobbiamo attendere la fine del Settecento prima che si scopra il Verdicchio come uva da vino a livello nazionale.
Il verdicchio è iscritto al Registro Nazionale della Varietà della vite dal 1971, e da 1991 è considerato un Trebbiano di Soave.

La pianta ed il grappolo
Il Verdicchio ama le zone collinari esposte con poca umidità e grande passaggio di aria. E’ un vitigno poco adattabile a diversi territori ed è per questo che ha solo determinate zone di allevamento. Il grappolo è di medie dimensioni, di forma piramidale e presenta una o due ali. Gli acini di colore giallo-verdastro hanno forma sferica e sono anch’essi di media grandezza, con una buccia sottile e leggermente pruinosa.
La maturazione può variare a seconda delle altitudini, e quindi nella zona di Matelica viene vendemmiato nei primi giorni di Ottobre, mentre nella zona più vicina al mare, quella dei Castelli di Jesi, la vendemmia avviene circa una decina di giorni prima, intorno alla fine di Settembre.

Vini prodotti con uve verdicchio
Il verdicchio è uno dei vitigni autoctoni italiani più espressivi ed importanti grazie alla sua capacità di espressione e versatilità. Questo vitigno eccezionale è in grado di dare vita a vini di tantissimi tipologie, da vini freschi e di pronta beva a vini molto strutturati e capaci di lunghi invecchiamenti (paragonabili ai grandi bianchi della Borgogna). Inoltre è anche ottimo per produrre spumanti sia con il metodo Charmat che con metodo Classico, e persino i vini passiti fatti con questo vitigno raggiungono ottime qualità.

In particolare ha ben due DOCG totalmente dedicate ad esso e che lo esprimono in purezza: Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG e Verdicchio di Matelica Riserva DOCG. Situate in territori non molto distanti tra di loro, tutto questo sta ad indicare una eccezionale vocazione di questo vitigno per queste particolari zone a cavallo tra la provincia di Ancona e Macerata. Le due DOCG sono limitate alla versione Riserva mentre le altre versioni sono invece raccolte nelle due denominazioni DOC da cui provengono.
Marche
- Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG
- Verdicchio di Matelica Riserva DOCG
- Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC
- Verdicchio di Matelica DOC
- Colli Maceratesi DOC
- Colli Pesaresi DOC
- Esino DOC
- Marche IGT

Sentori tipici del Verdicchio

Pera bianca

Glicine

Mandorla

Sambuco

Miele